QUANDO NON SAI PIU' CHI SEI


Devi camminare in un certo modo... devi ridere in un certo modo... devi assumere un certo comportamento, avere una morale, un codice.... Solo così la società ti apprezzerà, e se ciò non accade, il tuo ego ne sarà sconvolto.... e quando l’ego viene scosso, tu non sai più dove sei, non sai più chi sei....
Gli altri ti hanno dato quell’idea....
Quell’idea è l’ego....
Cercate di capirlo quanto più profondamente possibile, perché questa è una cosa che si deve gettare via. E a meno che non la gettiate via, non potrete mai raggiungere il sé... perché voi tutti siete dipendenti dal centro: non potete muovervi, e di conseguenza non siete in grado di guardare nella direzione del sé.
E ricordate: ci sarà un periodo di transizione, un intervallo di tempo, durante il quale l’ego sarà fatto a pezzi; voi non saprete più dove siete né chi siete, e tutti i confini si confonderanno....
Sarete confusi, nel caos....
In questo caos, avrete paura di perdere il vostro ego, ma deve essere così. Bisogna passare attraverso il caos per arrivare a toccare il vero centro. Se avrete coraggio, questo periodo sarà breve.
Se invece avete paura e ricadete nell’ego, e ricominciate ancora una volta a organizzarlo, allora ci vorrà moltissimo tempo, forse addirittura intere vite.
Una volta un bambino andò a far visita ai nonni; aveva solo quattro anni. La sera, quando la nonna lo mise a letto, improvvisamente si mise a gridare, a piangere: "Voglio andare a casa, ho paura del buio."
La nonna allora gli disse: "So bene che anche a casa dormi al buio, non ho mai visto la luce accesa, perché allora qui hai paura?"
Il bambino rispose: "E’ vero, ma quello è il mio buio; questo buio qui, invece, non lo conosco." Anche dell’oscurità si pensa: "Questa è la mia".
All’esterno... un’oscurità sconosciuta. Con l’ego la sensazione è: "Questa è la mia oscurità."....

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