RABBIA....ENERGIA INESPRESSA

Bloccare quelli che abbiamo definito "aspetti negativi" di se stessi richiede una quantità spaventosa di energia, cioè significa sottrarre a se stessi la propria forza potenziale.
Usando una parte sempre maggiore della nostra energia per cercare di tenere la porta chiusa sui nostri sé "negativi" e di non sperimentare aspetti che pensiamo siano negativi e terrificanti, indeboliamo la nostra forza vitale. Possiamo persino morire per aver usato la nostra energia per bloccare l'energia!
Esiste un semplice principio universale: ogni cosa nell'universo desidera essere accettata. Tutti gli aspetti della creazione vogliono essere amati e apprezzati e inclusi.
Perciò, le qualità o energie che non permettete a voi stessi di sperimentare o di esprimere, continueranno riaffiorare dentro di voi o attorno a voi, finché non le riconoscerete parte di voi, finché non le accetterete e non le integrerete nella vostra personalità e nella vostra vita.
Se, per esempio, vi è stato insegnato che è cattivo e sbagliato esprimere la collera, e non vi siete mai concessi di farlo, probabilmente avete una montagna di collera accumulata dentro di voi.
Alla fine, verrà fuori come un'esplosione, o vi farà sentire depressi, o potrà favorire lo sviluppo di una malattia fisica. Inoltre, vi accorgerete che nella vita attraete persone colleriche, oppure il vostro partner o uno dei vostri figli potrebbero essere persone colleriche.
Se invece imparate ad esprimere la vostra collera in maniere appropriate e costruttive, questo potrà arricchire e potenziare la vostra vita. E verosimilmente troverete meno arrabbiate le persone che entrano nella vostra vita.
Tutto quello che non ci piace, quello che rifiutiamo, quello che cerchiamo di sfuggire o di cui cerchiamo di liberarci, continuerà a perseguitarci.
Sarà per noi come un parassita. Ci seguirà continuamente, volandoci attorno e sbattendoci in faccia. Ci tormenterà nei nostri sogni. Causerà problemi nelle nostre relazioni, la salute, le finanze, finché non avremo trovato voglia e capacità di affrontarlo e riconoscerlo, e di accoglierlo come parte di noi.
Una volta fatto questo, non costituirà più un problema. Non sarà più una cosa importante. Non condizionerà più la nostra vita. Da quel momento cominceremo ad avere una gamma molto più vasta di scelte possibili e di alternative.
Quando annulliamo la nostra vera forza e permettiamo agli altri di esercitare su di noi un potere indebito, ci arrabbiamo. Generalmente soffochiamo questa rabbia e diventiamo apatici.
Non appena riprendiamo il contatto con la nostra forza, la prima sensazione che proviamo è quella della rabbia accumulata. Così, per molte persone che stanno acquistando maggiore coscienza, provare rabbia e un segno molto positivo. Significa che stanno nuovamente rivendicando la propria forza.
Se, nella vostra vita, non avete permesso a voi stessi di provare rabbia, inizierete a provocare situazioni e persone che la scatenano. Non concentratevi troppo sui problemi esteriori, permettete soltanto a voi stessi di provare la rabbia e di riconoscere che essa è la vostra forza. Visualizzate un vulcano che esplode dentro di voi e vi riempie di forza e di energia.
La gente è spesso spaventata dalla propria rabbia: teme che la spinga a compiere qualche azione dannosa. Se provate tale paura, permettete a voi stessi di avvertirla completamente e di creare una situazione sicura dove poterla esprimere: da soli, oppure con un esperto o con un amico fidato.
Permettetevi di parlare ad alta voce o di vaneggiare, di scalciare o di urlare, o diventare collerici, di lanciare o di colpire cuscini, qualunque cosa vogliate fare.
Dopo aver fatto ciò in un ambiente sicuro (potreste aver bisogno di farlo regolarmente), non avrete più paura di compiere un atto distruttivo e sarete capaci di affrontare, in modo più efficace, le situazioni che vi si presenteranno.
Se siete una persona che nella sua vita ha provato e manifestato rabbia, dovete cercare il dolore che in essa si cela per esternarlo. State utilizzando la rabbia come meccanismo di difesa per negare la vostra vulnerabilità.
Per trasformare la rabbia in accettazione della vostra forza è importante che impariate a farvi valere. Imparate a chiedere ciò che volete e a fare ciò che desiderate senza essere indebitamente influenzati dagli altri.
Quando non disperderete più la vostra forza non proverete più rabbia.
L'accettazione delle nostre sensazioni è direttamente connessa' con la nostra trasformazione in canale creativo. Se non permettete alle vostre sensazioni di fluire, il vostro canale sarà bloccato. Se avete accumulato molte emozioni avete dentro di voi molte voci urlanti e piangenti che non vi permettono di ascoltare la voce più sottile del vostro intuito   

GIUSTO O SBAGLIATO ?

Nella tua inconsapevolezza dividi la vita in due, in giusto e sbagliato. La tua suddivisione è arbitraria.
Pertanto quello che pensi sia giusto lo fai, e quello che pensi sia sbagliato non lo fai. Ma ciò che è sbagliato è una parte indivisibile di ciò che è giusto, quindi prima o poi si vendicherà.
Inizierai a sentirti in colpa perché hai fatto questo e non quello, perché hai scelto questo e non quello, che forse era la cosa giusta.
Nel tuo stato titubante penserai: “Forse era giusto quello che non ho fatto”. Non puoi essere sicuro di ciò che fai perché non sei ancora sicuro di ciò che sei. L’essere viene prima, e, una volta che l’essere è stato realizzato, ogni azione è giusta, non importa più quello che fai. Pertanto la mia enfasi non è sull’azione.
Tutte le religioni del mondo enfatizzano l’azione: compi l’azione giusta. La mia enfasi è sull’essere: scopri il tuo essere. Prima devi essere, poi l’azione giusta viene di conseguenza. E nel momento in cui hai un assaggio della consapevolezza universale, immediatamente sai che non c’è niente di giusto, niente di sbagliato.
Perché vivere in un mondo diviso in giusto e sbagliato? Perché non entrare in un mondo di unità, dove nulla è giusto e nulla è sbagliato?

L’uomo che possiede una consapevolezza universale non segue alcun principio, ma tutto ciò che fa è giusto e tutto ciò che evita è sbagliato....Namastè