IL DISCEPOLO DI SOCRATE E IL PETTEGOLEZZO

Un discepolo arrivò a casa del saggio Socrate tutto agitato, e non appena entrato cominciò a parlargli in questo modo: - Maestro, voglio che tu sappia che due giorni fa mi sono incontrato con un tuo amico, del quale devi assolutamente sapere che ha parlato molto male di te… e ha detto a certi suoi amici delle cose terribili… Dato che sono qui da te, voglio che tu venga a conoscenza di tutto quello che ho scoperto, affinché tu sappia che genere di amici hai… Allora Socrate sorrise e, dopo aver fatto un gesto pieno di compassione, lo interruppe dicendogli: - Mio caro, aspetta un istante, e prima di parlare pensaci bene! Hai già fatto passare quel che mi vuoi dire per le tre sfere del saggio? Il discepolo rispose: - Le tre sfere? Ma non sapevo nemmeno che esistesse qualcosa del genere! Cosa sono mai le tre sfere del saggio, di cui non so nulla a riguardo? - Proprio perché non lo sai ti inizierò adesso nei misteri delle tre sfere del saggio – gli rispose Socrate. LA PRIMA SFERA E’ QUELLA DELLA PURA VERITA’. Hai cercato con cura e alla fine hai scoperto che tutto quello che vuoi dirmi è completamente vero, da tutti i punti di vista? Sei completamente certo che quel che mi vuoi dire sia proprio la PURA VERITA’? - No… - rispose il discepolo. Perché io ho solo sentito quel tuo amico dire cose terribili su di te ad alcuni suoi amici con i quali parlava. - Comincio a capire di cosa si tratta. Passiamo adesso alla SECONDA SFERA, CHE E’ QUELLA DELLA BONTA’ E DELLA BELLEZZA. Ciò che hai scoperto e che mi vuoi riferire è qualcosa di buono? È qualcosa di bello? - No, anzi, è proprio il contrario… Quando ti dirò tutto quello che ha detto il tuo amico su di te ti farà impressione, e probabilmente ti arrabbierai moltissimo… - Aha! Si fa sempre più chiaro, disse Socrate. Passiamo adesso alla TERZA SFERA, CHE E’ QUELLA DELLA NECESSITA’ E DEI BENEFICI. Ritieni che sia per me proprio necessario, e allo stesso tempo benefico, sapere tutto ciò che quella persona ha detto su di me? - Ad essere sinceri, no. Non credo che ti serva, e tra l’altro neanch’io ho tratto alcun beneficio da tutto ciò che quella persona diceva su di te, anzi, sarebbe, semmai, qualcosa di miserabile per quel che ti riguarda. - Allora – sorrise Socrate – se quello che mi vuoi dire non è né la Pura Verità, né qualcosa di buono e bello e non mi è assolutamente necessario, visto che non mi porta alcun beneficio, meglio che rinunci a dirmi alcunché a riguardo. Dimentica tutto ciò, distaccatene completamente, e adesso, visto che comunque sei venuto da me, sappi che sono molto più felice di parlare di qualcosa di bello o di buono, o delle delizie dell’amore. E se non ti interessa nessuno di questi argomenti, sappi che io sono molto felice di condividere la mia esperienza riguardante gli imperituri vantaggi della saggezza.”

LA MENTE

Ricorda sempre che la mente è la causa della tua chiusura.... La mente ha terrore di qualsiasi apertura del tuo essere, perché si nutre delle tue paure.... Meno paure hai e meno usi la mente. ...Più paure hai e più la usi.... La meditazione è solo un mezzo per creare una situazione in cui la mente abbia sempre meno cose da fare......Namastè *_*

IL PIEDISTALLO ( estratto da un brano di Osho)...Straordinario..

L’uomo ha sempre messo la donna su un piedistallo in modo che non possa scendere. L’uomo l’ha adorata oppure l’ha condannata. O è un verme che striscia sulla terra o è una dea, ma non è mai uguale a lui – sarebbe pericoloso. Le due cose sono entrambe accettabili – o è in alto nel cielo, intoccabile, o è molto in basso, di nuovo intoccabile, ma mai uguale. Quando una donna è molto in basso può essere repressa, punita per tutto ciò che lui considera sbagliato. O, se è una dea, può essere buttata giù dal piedistallo – anche questa è una punizione. La donna deve essere uguale all’uomo – né più in alto né più in basso – ma l’uomo non è pronto per questo, perché rendere l’altro uguale vuol dire non poterlo più controllare. Non puoi controllare chi è uguale a te. Puoi controllare chi è più in alto o più in basso, ma chi è uguale è libero, chi è uguale è uguale. Scendi dal piedistallo. Ricordagli che sei un essere umano, non una dea. Cosa stai facendo ora? Probabilmente fingi di essere una dea, cooperi con lui. Smetti di cooperare! Digli: “Sono una donna normale come tu sei un uomo normale. Non voglio essere adorata come se fossi una dea. Ho tutti i desideri di una qualunque donna. Sono una persona comune”. Scendi dal piedistallo invece di aspettare che ti butti giù lui; scendi, è semplice. Ti sentirai meglio e libererai anche lui. Se non potrà amarti come sei, troverà qualche altra donna da mettere su un piedistallo e adorare. Forse gli serve una madre, non una compagna; ma questo è un problema suo. Tu intanto scendi dal piedistallo. Non permettere a nessuno di metterti in alto, perché finirà per manipolarti. Dirà: “Ti ho messo così in alto, però adesso devi seguire me; non fare questo, non va bene per te; non fare quell’altro, è una cosa troppo poco elevata per te. Mantieni il tuo prestigio”. Tu ti godi il prestigio, ma poi ti senti impietrita, e invece vorresti essere un essere umano, vivo. In realtà, stai cercando di fare due cose contraddittorie. Se vuoi essere una donna calda, reale, scendi dal piedistallo. I piedistalli sono una specie di malattia che io chiamo ‘piedistallite’....

IL FACILITATORE

Il "facilitatore" non si arroga il diritto di guarire né interviene se non gli viene chiesto, ma mostra la via, fornisce gli strumenti, passa delle chiavi, poi ogni persona deciderà che uso farne,... Nessuno ti può o ti deve spingere a farlo, ma ti può aiutare a vedere il tuo punto di forza e a trovare e aprire il tuo cuore, perchè tutto passa da lì......A volte è necessario incontrarne uno, a volte non si riesce a vedere, allora lui o lei accende un lume o fornisce il fiammifero.....Namastè.