IL VOLADOR

ll predatore ha preso il sopravvento su di noi perché siamo il suo cibo, la sua fonte di sostentamento. È stato il predatore a instillarci i sistemi di credenze, il concetto di bene e male, le consuetudini sociali. È stato lui a definire le nostre speranze e aspettative, nonché i sogni di successo e i parametri del fallimento. Ci ha dato avidità, desiderio smodato e codardia. Ci ha resi abitudinari, centrati nell’ego e inclini all’autocompiacimento. Facendo leva sul nostro egocentrismo, l’unico aspetto consapevole rimastoci, il predatore crea fiammate di consapevolezza che poi procede spietatamente a consumare. Il predatore ci dà problemi futili per forzare tali fiammate ad emergere, e in questo modo ci fa sopravvivere per continuare a nutrirsi della fiammeggiante energia delle nostre pseudo-preoccupazioni. Gli antichi sciamani vedevano il predatore. Lo chiamavano Il Volador, quello che vola, perché si muove a balzi nell’aria. Non è un bello spettacolo. È un’ombra nera di un’oscurità impenetrabile, che salta nell’aria. E poi atterra. Carlos Castaneda (Il lato attivo dell’Infinito)

PARASSITI

"Di per sé, la conoscenza non è buona nè cattiva, non è giusta o sbagliata; la conoscenza è semplicemente un programma. Ma il Parassita che entra assieme alla conoscenza è cattivo… ed è vivo. Cresce nella vostra mente e ne assume il controllo. Quando il Parassita si è impadronito completamente della vostra mente, il vero voi è morto. Non siete più voi che vivete, qualcos'altro sta vivendo la vostra vita. Non è voi per il semplice fatto che voi non siete cattivi, il vostro "vero voi non è autodistruttivo." "Mangiamo la conoscenza, ingeriamo il Parassita e quello che abbiamo mangiato ci avvelena. E' ciò che è accaduto a tutti. Se comprendiamo che il male è soltanto una malattia della mente umana, comprenderemo perché le nostre società sono nel modo in cui sono e qual è la causa di tutta l'ingiustizia, la violenza e la guerra. Abbiamo ingerito dei Parassiti sotto forma di credenze, sotto forma di concetti, sotto forma di immagini distorte. Tutti i drammi personali di cui facciamo esperienza, tutte le emozioni che ci consumano e che ci conducono all'autodistruzione, alla dipendenza, alle menzogne, ai dogmi e al fanatismo sono il risultato delle nostre credenze, il risultato di un programma.".....