ASCOLTA LA TUA ANIMA


Vive la verità di quello che siedi dentro ed ama a chi sta sentendolo. Capisci che il sentimento deve essere espresso e soddisfatto. Quando vuoi fare qualcosa, non importa cosa sia, non è saggio andare contro quel sentimento, perché c'è un'Esperienza che sta aspettandoti ed una gran avventura che farà la Tua Vita più dolce. Se ascolti ai Tuoi sentimenti, farai sempre la cosa più appropriata per l'evoluzione del Tuo splendido Essere verso la saggezza profonda. Quando non ascolti i Tuoi sentimenti, allora soffri la malattia, la nevrosi e la disperazione.
Segui il Tuo cuore, i Tuoi sogni, i Tuoi desideri. Fa' quello che la Tua Anima ti chiede che Tu faccia, non importa di cosa si tratta, fallo fino in fondo; allora continuerai con un'altra avventura. Non sarai mai giudicato a meno che accetti i giudizi di quelli intorno a Te. E se accetti il loro giudizio, è unicamente per la Tua volontà di farlo quale Esperienza.
Arriverà un momento, in questa Vita o nelle prossime, nel quale avrai raggiunto quello punto dove non hai oramai il desiderio di fare questo o quello, bensì semplicemente "essere." Mai più maledirai o giudicherai la prostituta, il ladro, l'assassino o il paese che sta in guerra. Avrai vissuto Tutte quelle cose e saprai quello che si sente essendoli. Sarai tanto completo con le esperienze di questo piano che non ci sarà oramai niente che ti trascini un'altra volta qui per sperimentare. Allora partirai verso nuove avventure in piani superiori di esistenza.

ANIMA di Corrado Malanga (video)

4 PASSI EVOLUTIVI


Ci sono 4 passi evolutivi che dovremo compiere. Tutti gli umani di questo pianeta sono ad uno di questi: 1. Il primo riguarda chi vive solo per se stesso. Ha un ego e un orgoglio molto forte, fa le sue scelte in base a valori legati al mondo prettamente materiale e dei sensi. Vediamo che l’avarizia materiale e spirituale di queste persone esiste per vari motivi: - poca coscienza dei propri talenti (non so fare nulla o poco, non ho nulla da dare, devo ancora imparare io, ecc.); - paura di perdere (non so abbastanza e quel poco che so non posso darlo via, non ho abbastanza e prima devo prendere…); - paura del vuoto interiore, senso di pochezza (non ce n’è abbastanza: di amore, di energia, di soldi, di salute, di conoscenza…). Chi ha questi pensieri difficilmente farà dono di sé agli altri o al mondo. Sono le persone che non sanno stare da sole, che hanno bisogno costantemente di qualcuno che “occupi” la loro giornata perché hanno il timore di guardarsi nello specchio del cuore. 2. Il secondo riguarda chi capisce che se dà, può avere di ritorno. Questa persona si dedica agli altri e ha salito un gradino, ma non lo fa per puro altruismo. Come un mercante, dà per ricevere. 3. Il terzo livello evolutivo riguarda chi combatte non per sé e non per avere qualcosa in cambio, ad esempio per le ingiustizie sociali, per l’evoluzione planetaria ecc.. Non lo fa per egoismo, non si aspetta niente in cambio, se non l’onore e la riconoscenza di aver combattuto per un ideale o contro una ingiustizia. Queste persone sono già molto più evolute rispetto alle due categorie di prima. 4. L’ultimo livello evolutivo è dato da chi offre se stesso senza aspettarsi nulla in cambio, per offrire se stesso al Divino. Non si aspetta frutto da ciò che fa né da ciò che dà e dà perché sa di non avere nulla, di non possedere nulla, di non essere nulla. E al totale servizio del Divino.

10 REGOLE PER VIVERE SUL PIANETA


Riceverete un corpo. Potrete amarlo o odiarlo, ma sarà vostro per l’intera durata del vostro tempo qui. Il corpo potrà variare sesso e aspetto da vita in vita ma sarete obbligati ad averne sempre e comunque uno per potervi manifestare sulla Terra nella vostra dimensione. Imparerete delle lezioni. Vi siete arruolati presso una scuola universale a tempo pieno chiamata VITA. Ogni giorno in questa scuola avrete l’opportunità di imparare lezioni. Queste lezioni potranno piacervi o potrete reputarle irrilevanti o stupide. Non esistono errori, solo lezioni. Crescere è un percorso di prova e sperimentazione. Gli esperimenti “Falliti” formano la maggioranza del processo rispetto a quelli che alla fine “Vanno bene” Una lezione viene ripetuta fino a che la si sia imparata. La lezione vi sarà presentata in varie forme fino alla sua comprensione. Quando l’avrete imparata potrete passare alla lezione successiva. Il tempo massimo per capire una lezione è di 72 incarnazioni pegno l'esclusione da questo ciclo universale e la ripartenza dal ciclo successivo. Le lezioni materiali hanno una fine, ma le lezioni in generale non hanno fine. Non esiste parte della vita che non contenga lezioni. Se siete vivi… ci sono lezioni materiali che ancora dovete apprendere. “Lì” non è meglio che “Qui”. Quando il vostro “Lì” sarà diventato un “Qui”, otterrete semplicemente un altro “Lì” che vi sembrerà migliore di “Qui”. Gli altri esseri umani che incontrerete sono semplici specchi di Voi stessi. Non potrete amare o odiare qualcosa di un’altra persona, se questa non sarà il riflesso di ciò che amate o odiate di Voi stessi. Ciò che fate della vostra vita dipende da voi. Perfino la durata della vostra vita può dipendere da voi. Avete la possibilità di rifiutare la vita uccidendovi ma la ripeterete tale quale. Avete però anche tutti gli strumenti e le risorse che vi servono per crescere. La scelta è vostra. La risposta che cercate è dentro di voi. Le risposte alle domande sulla Vita risiedono in voi. Tutto ciò che dovete fare e guardarvi, ascoltarvi e avere fede. Voi… dimenticherete tutto questo.

ASCOLTA IL CORPO


Esistono due tipi di persone. Una continua a lottare coi sensi: come uccidere il corpo, come non gioire attraverso il corpo; come non cadere innamorati, come non mangiare con gusto... queste persone continuano a lottare contro i loro sensi, e diventano grandi asceti. Di fondo, essi sono masochisti, si divertono a storpiare se stessi. Ma la società tributa loro grande rispetto, e quel rispetto diventa una forte lusinga. Essi vengono ritenuti grandi uomini, perché non si preoccupano dei loro sensi. Ma non possono essere tanto 'grandi', perché i sensi sono le porte per incontrare l'infinito che ti circonda. I sensi sono le porte: attraverso loro, l'infinito entra in te, e tu entri nell'infinito. Quelle persone continuano a chiudere le loro porte. E quindi, le loro case, i loro corpi, diventano prigioni, ed esse soffrono. E più esse soffrono, più sono rispettate e adorate, perché la gente pensa che abbiano fatto qualcosa di miracoloso, pensa che abbiano trasceso il corpo. Non è affatto necessario trascendere il corpo. La sola cosa è che il corpo deve funzionare nel giusto modo, alla perfezione. È un'arte, non si tratta di austerità. Non si tratta di privazioni: non si deve lottare contro il corpo, lo si deve semplicemente comprendere. E il corpo è così saggio... è più saggio della mente, ricordalo, perché esso esiste da un tempo più lungo. La mente è sorta da pochissimo, è solo un bambino. Se ascolti i sensi, diventi semplice. Certo, nessuno ti darà alcun rispetto; tutti diranno che sei un uomo sensuale... e un uomo sensuale è più vivo di un uomo che non lo è. Ma a nessuno interessa la vita; tutto sono interessati solo a qualcosa di morto che possa essere adorato. Ascolta il corpo, perché tu sei qui per goderti questo momento, che ti è stato dato: questo momento estremamente colmo di grazia, questa beatitudine che ti sta accadendo. Tu sei vivo, consapevole... in un mondo infinitamente vasto.....

FIN QUANDO....


FIN QUANDO l'individuo permette alla propria mente di trattenere pensieri - di odio - di condanna, - di invidia - di gelosia, - di critica - di paura, - di dubbio - di sospetto. E permette a questi pensieri di generare irritazione dentro di lui, otterrà di certo, come risultato: - disordine e infelicità nella sua vita, - delusione nei suoi sogni, - disastri nella usa mente, - nel suo corpo, nell'ambiente, al quale è legato da sottili fili di azione e reazione. FIN QUANDO l'uomo continua a trattenere nella sua mente questi pensieri negativi, verso: - le persone che gli sono vicine, - le condizioni di vita, il lavoro, - le persone amate e la nazione, lui stesso, inconsciamente, obbliga le sue energie a creare situazioni negative, che col pensiero attrae e alimenta. Lui solo è responsabile della sua infelicità e dell'infelicità in cui trascina gli altri. Ed è quindi responsabile di "quel grigiore" che pesa sul mondo e che lui stesso è il primo a condannare....NAMASTE'...

LIBERTA' E CONSAPEVOLEZZA


Ciascun individuo è una libertà, una libertà sconosciuta..... È impossibile fare previsioni, è impossibile aspettarsi qualcosa; si deve vivere con consapevolezza e acquisire la capacità di comprendere..... Venite da me alla ricerca del sapere; volete da me delle formule prestabilite per potervi aggrappare a queste...Io non vi do nessuna formula...di fatto, se ne avete qualcuna, io ve la toglierò.... A poco a poco, distruggerò le vostre certezze... a poco a poco, vi renderò sempre più insicuri e pieni di esitazioni.... è questo l'unico lavoro che si deve fare... è questo l'unico lavoro che ogni Maestro deve fare.... Lasciarvi nella libertà totale. Quando sarete totalmente liberi, con tutte le possibilità aperte, senza alcunchè di prestabilito... dovrete diventare consapevoli: non potrete fare altrimenti.... è ciò che chiamo comprensione.... Se comprendete, vedrete che l'insicurezza è una parte intrinseca della vita .... ed è bene che sia così....in questo modo la vostra vita diventerà libera e sarà un susseguirsi di sorprese.
Non puoi sapere che cosa ti accadrà.... vivrai in uno stato di costante meraviglia. Non chiamarla incertezza: chiamala meraviglia.
Non chiamarla incertezza: chiamala libertà.

NESSUN LEGAME CON LA POLVERE


Quando assisti ad una buona azione di un altro, esortati a seguire il suo esempio. Nell'aver notizia dell'errore di un altro, raccomandati di non imitarlo. " Anche da solo in una stanza buia comportati come se avessi di fronte un nobile ospite. Esprimi i tuoi sentimenti, ma non diventare più espansivo di quanto la tua vera natura ti detti. La povertà è il tuo tesoro. Non barattarla mai con una vita agiata. Una persona può sembrare sciocca e tuttavia non esserlo. Può darsi che stia solo proteggendo con cura il suo discernimento. Le virtù sono i frutti dell'autodisciplina e non cadono dal cielo da sole come la pioggia o la neve. La modestia è il fondamento di tutte le virtù. Lascia che i tuoi vicini ti scoprano prima che tu ti sia rivelato. Un cuore nobile non si mette mai in mostra. Le sue parole sono come gemme preziose, sfoggiate raramente e di grande valore. Per uno studente sincero, ogni giorno è un giorno fortunato. Il tempo passa ma lui non resta mai indietro, Ne la gloria ne l'infamia possono commuoverlo. Critica te stesso, non criticare mai gli altri. Non discutere di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Alcune cose, benche giuste, furono considerate sbagliate per intere generazioni. poiche è possibile che il valore del giusto sia riconosciuto dopo molti secoli, non c'è alcun bisogno di pretendere un riconoscimento immediato. Vivi con un fine e lascia i risultati alla grande legge dell'universo. Trascorri ogni giorno in serena contemplazione.....NAMASTE'

IL VUOTO TRA LE MANI


Va col vuoto tra le mani, poiché questo è tutto. Questo è il mio dono. Se riesci a portare il vuoto tra le tue mani, allora ogni cosa diventa possibile. Non portarti dietro i tuoi pensieri, la tua conoscenza, non portarti dietro niente di ciò che riempie il secchio, e che non è altro che acqua, perché altrimenti guarderai sempre e solo il riflesso, e nient'altro. Nella ricchezza, nei beni materiali, nella casa, nell'automobile, nel prestigio, tu non vedrai che il riflesso della luna piena nell'acqua del secchio, mentre la luna vera è li, in alto, che ti aspetta da sempre. Lascia cadere il secchio, cosi che l'acqua sfugga via, e con essa la luna. Solo questo ti permetterà di alzare lo sguardo e vedere la vera luna nel cielo; ma prima devi avere conosciuto il sapore del vuoto, devi lasciar cadere il secchio della tua mente, dei tuoi pensieri: non più acqua, né luna.... Il vuoto nelle mani....

AVARIZIA DI SE (donare e donarsi)


Ci sono diversi modi per donare e donarsi e ci sono momenti nella vita in cui farlo diventa quasi un’esigenza almeno per chi prende consapevolezza dell’importanza di fare dono di sé. Alcune tipologie umane sembrano avere più difficoltà a donare qualcosa di sé o della propria conoscenza al mondo, altre sembrano non volere fare altro. Quando si può prendere coscienza dell’importanza di dividere i talenti? Quando si è messo ordine nella propria vita. Quando si sono sistemati gli armadi, si è visto quanta roba non si usa, quanta roba è vecchia, quanta roba è ancora usabile e quanta roba si può donare, allora si è in grado di pianificare la donazione. Lo stesso vale per la mente umana e per i talenti acquisiti o innati della persona. Il discorso sull’attaccamento è valido anche in questo caso, più io sono “attaccato” a qualcosa di me, più non me ne voglio separare, meno darò. Anche il possesso in questo caso è un discorso inerente: più penso di dover possedere, meno voglio distaccarmi dall’oggetto amato o posseduto. Ma, chi è naturalmente portato a “trattenere”, può imparare a donarsi? A donare? Certo, il donare fa parte di un percorso evolutivo e come ogni cosa si impara anche questa. Ma vediamo prima che l’avarizia di sé esiste per vari motivi: - poca coscienza dei propri talenti (non so fare nulla o poco, non ho nulla da dare, devo ancora imparare io, ecc.) - paura di perdere (non so abbastanza e quel poco che so non posso darlo via, non ho abbastanza e prima devo prendere…); - paura del vuoto interiore, senso di pochezza (non ce n’è abbastanza: di amore, di energia, di soldi, di salute, di conoscenza…). Chi ha questi pensieri difficilmente farà dono di sé agli altri o al mondo. Un altro punto per questo essere umano da capire è che il donare-donarsi incrementa e non diminuisce la sua conoscenza, la sua energia, il suo amore. Anzi è direttamente proporzionale a quanto dà: più dà e più incrementa ciò che ha. Così come l’avaro ha paura di dar via il suo denaro per timore di restare senza e di morire in miseria, allo stesso modo l’avaro di sé ha paura di perdere ciò che sa per paura di rimanere vuoto. Il dialogo interno di queste persone è il punto su cui focalizzarsi, le cose che principalmente si diranno sono: “Non ce la posso fare, non sono all’altezza, ci sono persone che ne sanno molto più di me, non ho l’energia adatta, non sono un altruista, non posso, ho bisogno di tempo…” e così via. Al dialogo interno si aggiunge anche la postura, spesso rilassata, il senso di stanchezza, il fisico poco usato nel movimento, l’indulgere alla pigrizia, le scarse relazioni profonde ed evolutive, gli stimoli ridotti per quanto riguarda il contatto umano. Analizzo uno per uno questi atteggiamenti: - postura rilassata: l’avaro di sé indulge spesso in posture sdraiate o abbandonate in divani o poltrone. La spina dorsale rimane spesso non eretta; - senso di stanchezza: è collegato a quanto dirò dopo sulla mente e l’uso che ne viene fatto. Comunque posso dire che quando il corpo non viene usato per fare attività fisica si abitua a stancarsi; - pigrizia: per l’avaro di sé la pigrizia è essenziale, sia la pigrizia fisica, sia quella della ricerca di sé. Infatti non appena inizia a ricercarsi e a prendere consapevolezza, inizia il processo di apertura; - scarse relazioni: chi non dà o non si dà tende ad avere scarse relazioni o ad avere relazioni superficiali, profonde solo per determinati aspetti che non vanno a scavare nell’inconscio, oppure ad isolarsi addirittura dal mondo; - stimoli ridotti verso il contatto umano: l’avaro di sé tende a rimanere statico, negli stessi luoghi familiari, con lo stesso gruppo di persone, con lo stesso ambiente lavorativo. Aprirsi al mondo, conoscerlo, conoscerne i vari aspetti provocherebbe apertura e fino a quando l’avaro non prende consapevolezza di volersi aprire, non si aprirà agli stimoli esterni del mondo. Veniamo ad un altro punto importante: la mente. L’avaro accumula in continuazione (vedi dialogo interno), ciò provoca nella sua mente uno stato confusionale che a sua volta genera stanchezza, che a sua volta genera l’impressione di non avere energia. Immaginate di avere una stanza in cui avete accumulato di tutto, e la maggioranza delle cose non le avete nemmeno messe a posto. Quindi avete mucchi di libri, mucchi di dischi, mucchi di vestiti, di quadri, ecc. C’è ogni sorta di materiale accumulato e quando ne avete bisogno riuscite a trovare solo l’ultimo che avete appoggiato oppure quello che un tempo siete riusciti a mettere in ordine, tutto il resto, è lì, sapete che c’è e questo vi dà sicurezza – ma è sepolto da qualche parte e allo stesso tempo avete anche la certezza che se vi servisse qualcosa all’improvviso, non sapreste dove cercarla. Questa è la stanza mentale generata dall’avaro di sé o dall’avaro in generale. Di fatto un avaro è anche avaro di sé. Come fa a darsi se continua a pensar di dover prendere? Ogni tanto donerà qualche briciola e sarà contento di averlo fatto perché potrà giustificarsi dicendo: “Ho dato anche io”. L’avaro non dà mai di sua spontanea volontà, eventualmente dà (dipende dal suo grado di avarizia) se qualcuno chiede il suo aiuto, in alcuni casi questo “dare” gli appare come una buona cosa e se non gli crea problemi può farlo di tanto in tanto. Le passioni dell’avaro si identificano in questi punti: accumulo, paura della perdita, paura del distacco, possesso. Quindi se l’avaro vuole evolversi questi sono i punti su cui dovrà lavorare. Percorso: 1. Mettere ordine: raggruppare quanto ha e prendere consapevolezza di ciò che ha e apprezzarlo. Uno dei punti su cui l’avaro deve focalizzarsi è sull’apprezzare ciò che ha. Perché è talmente occupato a prendere che non valuta ciò che già ha, non lo apprezza e non lo utilizza né per sé né per gli altri. 2. Aprirsi: l’apertura dell’avaro deve essere verso nuovi stimoli “non accumulabili”. Vale a dire se la conoscenza è accumulabile attraverso i libri, se gli hobbies sono accumulabili numericamente, ciò che non è numericamente accumulabile, va coltivato e ci si può aprire. L’osservazione di un luogo, di un tramonto, di un’emozione, di un volto, di un popolo, di un comportamento e poi l’elaborazione degli stessi a livello interiore genera apertura e allargamento mentale. La meditazione, anche solo l’osservazione del respiro che entra ed esce dai polmoni provoca un allargamento della coscienza e una apertura. In poche parole cambiare l’accumulo di cose numerabili con cose non numerabili. 3. Non possedere, non attaccarsi: il non possedere per l’avaro è il punto più ostico da raggiungere, poiché basa proprio tutta la sua vita sul possesso. Per non possedere e non attaccarsi deve iniziare a dare fuori. A donarsi. E può farlo gradatamente, con piccoli gesti, piccole attenzioni verso chi gli sta accanto, doni di sé senza aspettarsi nulla in cambio, senza alcuna utilità, senza nessun riscontro. Può donare il suo tempo con attenzione a non disperderlo, può insegnare ciò che sa a chi gli è più vicino inizialmente e poi anche ad altri, può ascoltare senza pensare a sé, può fare qualcosa che non farebbe mai perché fa un dono di sé e del suo tempo a chi ama. Questo è un altro punto focale per l’avaro. L’avaro non fa dono di sé se non ritiene che quel che fa gli serva o gli sia utile in qualche modo o se non gli piace. L’avaro tende a non “donare” né gesti, né tempo, né attenzioni, né doni fisici (il motivo lo abbiamo già detto sopra), quindi dovrà iniziare a lavorare proprio su questo. Iniziare a chiedersi: “Che accade se faccio questo per lei/lui?” – “Posso scegliere di donare il mio tempo a lei/lui/amici, anche se quello che loro vogliono a me non piace/serve?” – Il dono di sé agli altri parte proprio dall’uscire dal proprio piccolo giardino e arrischiarsi a entrare in quello dell’altro, trovandone piacere. Si può facilmente parlare di “ego”, ma preferirei che invece di dare definizioni generiche si comprendesse in maniera diretta quanto sto trasmettendo. Ego vuoi dire “io”, e l’avaro pensa solo ad “io”. L’immagine che ha di sé è di chi deve pensare a se stesso perché nessun altro lo farà. Ma fino a quando avrà questa credenza non cesserà di essere avaro. L’essere umano è fatto per “interagire”, non per essere individualista. I miei talenti possono essere diversi dai tuoi e se anche fossero simili, non sarebbero mai uguali o le modalità in cui li possiamo mettere a frutto sarebbero diverse. Se io so coltivare le rose, tu saprai coltivare i pomodori oppure come io coltivo le rose non sarà allo stesso modo di come tu coltivi i pomodori. Scambiandoci pomodori e rose noi ci completiamo, oppure scambiandoci metodi noi possiamo creare nuovi modi innovativi per migliorare le nostre coltivazioni. Se io rimango chiuso nel mio giardino e accumulo rose o pomodori, non c’è scambio, ma nemmeno evoluzione. Riassumendo perché un avaro di sé impari il dono di sé: 1. ordinare e apprezzare (dare valore) a ciò che ha; 2. aprirsi a nuovi stimoli non “numerabili”; 3. donare interagendo; 4. donare ciò che non vorrebbe fare (allargare la propria maniera di vedere fino a concepire di poter fare qualcosa che a lui/lei non piace fare e arrivare fino all’eccesso di “farlo per l’altro”. Forse un avaro potrebbe cambiare se, oltre a conoscere il metodo per cambiare, potesse comprendere “cosa gliene viene” a cambiare. Puoi dirci qualcosa? Come per ogni “passione” anche nel caso dell’avarizia il superarla porta ad un percorso evolutivo molto più avanzato. Quando si lascia questa terra, ogni passione è come un macigno che ci impedisce di passare ad un altro piano di esistenza. Maggiore è l’attaccamento e il desiderio verso i beni terreni, maggiore è la difficoltà di distaccarsi da questo piano di esistenza per passare ad un altro piano più elevato. Ma anche senza arrivare a pensare ad un aldilà, pensiero che per un avaro ateo o non consapevole di altri mondi potrebbe essere assurdo, possiamo anche vedere un’utilità nel superare una passione nel vantaggio che se ne trae in questa stessa vita. Un avaro di fatto non vive la vita. Infatti, come ho fatto notare prima, non apprezza ciò che ha, se non nel breve momento che lo “prende”. Inoltre un avaro di sé è anche avaro di sentimenti e di emozioni e nel tempo per la semplice legge del “dare-avere” potrebbe trovarsi a non avere più nulla. Un altro punto da valutare è la mancanza di libertà dell’avaro. L’avaro impegna tutto il suo tempo ad accumulare, cosa che lo rende schiavo. E’ schiavo del tempo che deve utilizzare per accumulare, è schiavo della stanza in cui deve accumulare, è schiavo della paura di non dare fuori ciò che ha. Mentre è impegnato in questa passione la vita gli scorre accanto e lui non ne gioisce se non per brevi attimi in cui ha un intuito di conoscenza, un guizzo di novità, un attimo di soddisfazione nel trovare qualcosa di inedito. Ma sono solo piccoli attimi che si esauriscono nel momento stesso in cui li prova. Di fatto l’avaro è avaro della vita stessa e non si permette di viverla. Imparando a donarsi e a donare provocherà una apertura verso l’abbondanza e inizierà a provare intanto l’ebbrezza di avere energia inesauribile, e salute o sentimenti. Inizierà a “vedere” gli altri non solo dal punto di vista utilitaristico, ma anche dal punto di vista di scambio evolutivo. Si accorgerà dei tesori che ha accumulato e anche di quelli che ha accanto, e finalmente si concederà di vivere sbloccando il karma che lo ha tenuto ancorato ad un grosso macigno per tutta la vita. Forse, il donare per un avaro può essere un “mondo sconosciuto” in cui ha paura di perdersi (perdere se stesso). In quali condizioni potrebbe avventurarsi con sicurezza/fiducia in questo mondo e cominciare a prendere confidenza con esso? Per trovarsi occorre prima “perdersi”. Perdere la sicurezza e paradossalmente la fiducia in ciò che si ha è un buon modo per avventurarsi in un nuovo mondo. Faccio un esempio, un avaro, come ho detto prima, tende a fare le stesse cose in maniera anche a volte ripetitiva, è ancorato a certi accumuli che protrae a volte per tutta la vita, sta negli stessi luoghi, non ama cambiare e non ama il cambiamento. Tutte queste cose gli fanno pensare di avere sicurezza e di non perdersi. Gli fanno credere di avere la mappa per poter tornare sempre alla base. E’ proprio perdendo questa sicurezza, però, che possono operare il cambiamento. Quindi la confidenza che devono prendere è quella con il cambiare. Cambiare proprio quelle abitudini e quella routine che hanno creato con tanta attenzione. Piccoli passi certo, come ho detto prima, l’avaro continua ad accumulare e non mette ordine (perché accumula troppo), prendersi un tempo (che gli dia comunque una ragionevole sicurezza), poniamo una settimana inizialmente, in cui non accumula e ordina la stanza, potrebbe essere un inizio. Poi il tempo potrebbe essere più lungo. Cambiare un’abitudine richiede molto tempo, così come ha richiesto molto tempo il formarla. Ma per cambiare l’abitudine occorre sostituirla con un’altra che sia ugualmente interessante, ma non dannosa. Poniamo il caso che ti mangi le unghie, potresti iniziare a cambiare l’abitudine di mettere le dita in bocca nei momenti di stress, stropicciandoti le mani. Così ogni volta che senti stress, o sei in tensione inizia a stropicciarti le mani, ci saranno volte in cui perdi la consapevolezza e ti troverai con un dito in bocca, ma altre volte potrai consapevolmente stropicciarti le mani. Fino a quando non avrai instaurato l’abitudine che allo stress e alla tensione corrisponde lo stropicciarsi le mani e ti troverai con le unghie lunghe. Lo stesso vale per qualsiasi passione. Qui parliamo dell’avarizia, quindi se hai l’abitudine che ad una data ora scarichi cose da Internet o accumuli o collezioni, in quell’ora inizia a fare qualcos’altro che ti interessi. Stacca il PC, stacca la mente dall’accumulo per qualche giorno. Nel frattempo potrai mettere ordine e al tuo dialogo interno che ti dice: “Ora perdo, ora non sto accumulando, ora riperdo quel passaggio, ecc,” sostituirai: “Ora metto ordine, così troverò ciò che mi serve, ora potrò leggere questi libri che ho accumulato e godermeli, ora potrò ascoltare questa musica, vedere questi film, sfogliare questi album di francobolli, ecc.” Stai sostituendo l’azione dell’accumulo con l’azione dell’ordine, ma nel frattempo ti stai “godendo” ciò che hai, apprezzandolo e ordinandolo. Pian piano potrei prendere confidenza con l’idea che per una settimana, un giorno, un mese puoi non accumulare e dedicarti ad attività fisiche o a goderti semplicemente quello che già hai. Poi potrai iniziare a conoscere aprendoti pian piano a ciò che non è “numerabile”, la gente, i luoghi, ecc. Potrai iniziare a fare passeggiate, a conoscere ambienti nuovi, e pian piano consapevolmente, unendo il tuo respiro e la meditazione a quanto stai facendo, concepire di allargare la tua visione che ora è semplicemente focalizzata su quanto devi accumulare. Il giovamento? Ordine mentale, energia, salute, piacere e non ultimo un percorso evolutivo che ti porterà molto avanti. Chi ha una passione come l’avarizia, arriva a riconoscerla e a comprendere che non è sana e decide di uscirne, non rischia di acquisire un’altra passione anziché “equilibrarsi”? Il primo punto è il riconoscere di avere una data passione, il secondo è capire che non è sana, il terzo, equilibrarla. Andare verso un’altra passione non è possibile, perché ognuno ha una passione talmente forte che non viene attratto da altre fino a quando non ha debellato la sua e, una volta che l’ha debellata, automaticamente raggiunge il suo stato di equilibrio. L’avaro deve imparare a vincere l’avarizia materiale (l’accumulo) e di sé, per farlo abbiamo già visto che vanno fatti dei passi. Ma qual è il frutto dello spirito al quale l’avaro deve arrivare? La generosità materiale e di sé. Una volta che l’accumulo è ordinato l’avaro riconosce ciò che ha. Mettendo ordine, quando gli occorre di conoscere qualcuno che ha bisogno di ciò che ha, sa dove andare a prenderlo. Allargando i suoi orizzonti ed uscendo dalla routine, vede anche il resto del mondo e impara ad accoglierlo in sé (in questo caso la passione da negativa diventa positiva, l’avaro impara a prendere amore e capisce che più ne dà e più gliene arriva). Quando inizierà a vedere il mondo non più come chi gli “toglie”, ma chi gli dà e come qualcuno a cui può donarsi senza tema di perdersi, avrà vinto la sua passione e trovato la generosità del donare la sua immensa conoscenza accumulata fino ad allora. E’ un processo, e il bello è proprio che è un processo. Vincere una passione è un processo che permette di iniziare a vivere, di iniziare a staccarsi dalle catene, verso la libertà. Non importa il tempo che ci si mette, pian piano si scopriranno strumenti che abbrevieranno il tempo e pian piano si vorrà abbreviarlo, quando se ne vedranno i vantaggi. Mentre il processo è in atto, inizia l’equilibrio e i benefici si sentono, qualcosa inizia a cambiare. La postura dell’avaro è inamovibile, ferma, statica, pian piano inizierà ad essere meno statico, inizierà a notare che l’energia è maggiore, che la stanchezza si fa sentire meno, che la mente è più leggera, che i legami sono piacevoli, che gli altri esistono, che esistono altri popoli, altre cose da vedere, fare, e… perché no, acquisire, ma questa volta con l’intento di dare per uno scambio alla pari. Ricordate però, è un processo, non un cambiamento immediato. Ogni passione si vince iniziando un processo di cambiamento a volte inizialmente lento, ma purché sempre in cammino. Nel vincere le passioni, ricordiamolo, sono importati gli amici (che ci fanno da specchio e che vanno osservati con attenzione perché proprio in loro vedremo noi), i partner, la famiglia. C'è un modo specifico in cui amici, partner, famiglia possono aiutare a vincere l’avarizia o un’altra passione? Può aiutare chi è consapevole della nostra passione e della sua. Se un partner sa di avere accanto un avaro può aiutarlo, ma solo se questi sceglie di farsi aiutare. Altrimenti può aiutarlo di riflesso, facendo notare (cosa che inconsciamente o meno ogni partner fa) i difetti dell’altro. Con l’amico è diverso, abbiamo detto che l’amico ha diverse affinità con noi. Un avaro è facile che attiri intorno a sé altri avari, in questo caso ognuno di loro si specchia nell’altro e vede il comportamento non più “scusandolo” o giustificandolo, ma osservandolo con la lente della ragione e dell’obiettività. Un amico ti aiuta nella misura in cui ti fa vedere un tuo comportamento e tu lo fai vedere a lui. Magari non nei vostri stessi confronti, ma nei confronti altrui. La famiglia serve, da bambini/ragazzi per il tipo di educazione che ci viene impartita, ma una volta che la passione si è instaurata in noi (e, attenzione, può venire da uno dei nostri due genitori, perché l’abbiamo osservata come esempio), da adulti possiamo vedere il genitore che ha la nostra stessa passione e osservarlo così come facciamo con l’amico che ha la nostra stessa passione, con distacco, ma in maniera critica (anche se non giudicante). Il momento in cui un partner, un familiare, un amico vero ci fa notare un nostro comportamento “non sano”, sarebbe bene, se si vuole migliorare ed evolvere, tenerne conto, osservarci, e decidere di migliorare. Se ad esempio ci viene detto che in una stanza non ci sta più nulla, sarebbe poco sano continuare ad accumulare roba fino a fare scoppiare quella stanza. Lo stesso vale se un partner ci fa notare che non prestiamo attenzione o non teniamo conto della sua esistenza, o che siamo “egoisti”. Se riteniamo l’accusa ingiusta, chiediamo maggiori dettagli, se riteniamo che ci possa essere del vero, valutiamo cosa fare per migliorarci. Se abbiamo identificato la nostra avarizia di amore/di affetto/di noi ecc. e ne abbiamo preso consapevolezza come di non sana, allora inneschiamo il processo della guarigione e avremmo iniziato il nostro cammino evolutivo in questa vita. Parlerò anche di altre passioni, e vorrei chiarire che non esiste una passione migliore di un’altra.....

12 SEGRETI


1. Qualsiasi cosa fai, falla come se fosse una questione di vita o di morte. Non essere mai titubante, parziale nei tuoi intenti: sii totalmente coinvolto! Solo cosi’ la creativita’ puo’ sbocciare. 2. Se distogli tutta la tua energia dal passato e dal futuro si verifica un’esplosione sconcertante. Quell’esplosione e’ creativita’. 3. L‘energia sessuale deve essere accolta senza pregiudizi, con un profondo senso di benvenuto, e poi deve essere trasformata, grazie all’alchimia della meditazione, in stati dell’essere piu’ elevati, in creativita’ espressa nelle dimensioni piu’ diverse, non dev’essere utilizzata solo per generare figli in continuazione. 4. Se vivi con indifferenza, poco a poco tutta la tua creativita’ scomparira’. La creativita’ ha bisogno di passione, di vitalita’, di energia. 5. L‘uomo che ha represso la propria sessualita’ non sara’ in grado di creare nulla: rimarra’ bloccato nelle sue repressioni. 6. La creativita’ affiora in forma spontanea nella persona che vive in modo sciolto e naturale. Qualsiasi cosa faccia una persona simile, diventa un fenomeno creativo. 7. Nel momento in cui eviti l’amore, tutta la tua creativita’ muore e tutti i tuoi sensi perdono qualsiasi sensibilita’. Piu’ sei amorevole, maggiore sara’ l’energia che iniziera’ a fluire nella dimensione creativa. L’amore e’ la canalizzazione delle energie nella creativita’. 8. La meditazione e’ la più grande fonte di creativita’. Sprigiona una quantita’ incredibile di energia, poiche’ diminuiscono le tensioni e le ansie; pertanto tutta l’energia che era imprigionata in quelle tensioni e in quelle ansie non e’ piu’ bloccata li’. Ora e’ disponibile puoi creare meglio! 9. Ottieni tanta energia quanta ne hai bisogno, ne’ di piu’ ne’ di meno. Se ti butti in qualcosa di fortemente creativo, avrai sempre piu’ energia. 10. Qualsiasi creativita’ e’ una forma di gioco. Le persone serie non possono creare nulla: tutta la loro energia va perduta nella loro serieta’. 11. Trova qualcosa che ti piace, con cui riesci a divertiti e che puoi fare con facilita’, con scioltezza, spontaneamente. Allora la creativita’ esplodera’. 12. Inizia a fare qualcosa per il puro e semplice piacere di farla. Senza alcuno scopo ulteriore Queste premesse di Osho sono accompagnate da: Due suggerimenti fondamentali 1. Sii un testimone distaccato e imparziale 2. Accetta te stesso come una benedizione

LA RELAZIONE


Padroneggiare una relazione dipende da voi. Il primo passo è diventare coscienti del fatto che ognuno ha il suo sogno personale. Quando sapete questo, potete prendervi la responsabilità della vostra metà del rapporto. E’ più facile controllare la vostra metà che cercare di controllare tutta la relazione. Se avete rispetto, sapete che il vostro partner, amico, figlio, madre, è completamente responsabile per la sua metà. Se lo rispettate ci sarà sempre pace tra voi, e non guerra.
Il passo successivo è quello di sapere cosa è amore e cosa è paura, per diventare coscienti del modo in cui comunicate agli altri il vostro sogno. La qualità della comunicazione dipende dalle scelte che fate in ogni momento. Si tratta di decidere se volete rivolgere il vostro corpo emozionale verso l’amore, o verso la paura. Se scoprite di essere sul sentiero della paura, questa consapevolezza è già abbastanza per darvi la possibilità di spostare la vostra attenzione verso il sentiero dell’amore. Basta vedere dove vi trovate, cambiare la direzione dell’attenzione, e intorno a voi tutto cambierà.
Infine, se diventate consapevoli che nessun altro può rendervi felici, perché la
felicità è il risultato dell’amore che viene da dentro di voi, sarete maestri della più grande arte ... la Padronanza dell’Amore....

GLI OPERATORI DI LUCE

In ciascuno di voi c’è il desiderio di amare e di essere amati e, tuttavia, non tutti possono esprimerlo in termini di libero dono di se stessi. L’energia dell’amore è potente e può operare miracoli, e non vi costa nulla condividerla con gli altri. Quando é data senza pensare ad un compenso e senza vincoli, allora siete sulla buona strada dell’amore incondizionato. In verità, questa dovrebbe essere la meta cui protendere, ma se vi riesce difficile, non preoccupatevi troppo. Con l’innalzarsi sempre maggiore delle vibrazioni, in modo del tutto naturale, attirerete a voi le energie superiori e vi sarà molto più facile tenere salde le vibrazioni dell’amore. Tutti possono impegnarsi per raggiungere tali livelli e quelli che ci riescono, raramente, cercano la celebrità o guadagni superiori alle immediate necessità. I Lavoratori della Luce conoscono il loro progetto di vita e non si lasciano distrarre dalla ricerca della fama, sebbene talvolta raggiungano il successo. L’importante è saperlo controllare per impedirgli di appropriarsi della vostra vita, in modo da poter continuare a concentravi sul lavoro richiesto...NAMASTE'

NON ESISTONO LIMITI


Individualmente, puó talvolta succedervi di sentire il vostro essere espandersi ben oltre il corpo fisico; questa sensazione puó essere cosí intensa da permettervi di collegarvi alla natura e comprenderne la musica. Sono il desiderio ed il convincimento che è possibile, ad aprirvi questa porta. Di certo, la natura ama comunicare con voi e questo puó avvenire dal livello di semplice sensazione a quello di contatto diretto a livello consapevole.... Non esistono limiti a riguardo, e alcuni di voi sanno che ci sono Esseri che, per esempio, possono comunicare con Madre Terra. Ogni cosa possiede un determinato grado di coscienza e non è raro che alcune persone possono parlare con gli alberi e le piante. Non avete sentito dire che, quando chiesto con amore, si riceve una risposta? ...Altri, invece, che non hanno avuto esperienze del genere o che non le ammettono, non solo non le capiscono, ma le considerano anche stupidaggini.....

MALE E BENE

L'equilibrio tra buio e luce è una misura della consapevolezza Umana, non eserciti di demoni e di angeli che combattono tra loro, come potrebbe esservi stato detto. Questo significa che l'umanità ha il potere su tutto il male, tanto quanto sulla divinità. Questo è un messaggio che attiva il potere. Non sorprendetevi se incontra delle critiche. (Kryon)

LE EMOZIONI HANNO COLORE


“Non ci sono colori, solo luce”
“Non ci sono emozioni, solo gioia”
Queste frasi apparentemente provocatorie sono l’avvio di varie ricerche che associano la luce alla gioia di vivere ed i colori alle emozioni…
Le emozioni come i colori sono un fenomeno fisico.
In termini fisici la luce è composta da onde elettromagnetiche che presentano lunghezze d’onda variabili. È la luce che causa l’effetto colore. I cosidetti colori fisici di un oggetto esistono solo nella misura in cui le onde di luce vengono modificate dalla materia dell’oggetto. Parti dello spettro della luce vengono assorbite dall’oggetto e trasformate in colore, altre vengono riflesse. Ciò che determina il colore della superficie di un oggetto è la plasticità e la proprietà della materia dell’oggetto colpita dalla luce, così possiamo distinguere diversi materiali in funzione delle diverse reazioni che la luce ha quando entra in contatto con questi....
Se adesso trasliamo il concetto luce a quello della gioia di vivere, troviamo interessanti analogie che ci fanno scoprire come possiamo scegliere noi i colori e quindi le emozioni per colorare il quadro della nostra vita. I cosidetti colori fisici e quindi le emozioni esistono nella misura in cui la luce e quindi la gioia di vivere, che entra in contatto con l’essere umano, viene modificata dalla qualità della percezione di quest’ultimo. Come abbiamo scritto sopra per la luce, ciò che modifica i colori degli oggetti, è la reazione della luce al contatto con la materia degli stessi oggetti. Ciò significa che la gioia di vivere, qualitativamente pura ed universale, si manifesta nelle varie emozioni, in funzione della qualità emotiva dei soggetti con cui entra in cottatto. Ancora più precisamente possiamo dire che siamo noi stessi a modificare la manifestazione esterna della gioia attraverso le emozioni.
La gioia di vivere è qualitativamente immodificabile così come la luce, ciò che ne determina la traduzione nelle diverse emozioni è la diversa capacità a trattenere, riflettere, trasmettere ed assorbire la stessa gioia di vivere. Le parti dello spettro della luce e quindi della gioia di vivere vengono assorbite dall’oggetto/soggetto e trasformate in calore/energia e quindi in emozioni, altre vengono riflesse. Come per la luce ed i colori anche la gioia di vivere è soggetta a diverse manifestazioni emotive in funzione della reazione dell’essere umano.

Così come accade nel caso dell’assorbimento per la luce, cioè il principio secondo il quale le onde di luce vengono inglobate nella materia rendendo più scuro l’oggetto, anche la gioia è soggetta ad un principio simile, questo accade quando il soggetto tende ad assorbire, trattenere ed inglobare la gioia di vivere finendo per saturare il sistema interno e producendo uno shok emotivo meglio inteso come paura…
Quindi l’inglobamento della gioia di vivere, funziona come l’assorbimento per il colore e consiste nell’inclusione della gioia di vivere nella materia fisica e nella successiva trasformazione in calore/energia.. così il soggetto trattiene l’energia esacerbandosi divenendo più scuro. . questo accade quando tendiamo ad allontanarci dagli altri, isolandoci e tendiamo a provare odio o rancore, è classica l’espressione: “Sei nero, oggi hai proprio l’aria di chi ha cento diavoli per capello”. Il nero, in questo caso, rinvia alla persona che scopriamo adombrata, in-capace di riverberare dal suo viso luce alcuna. Il nero, almeno da noi, è il colore della notte e della morte dell’intimorente e dell’ignoto. Possiamo anche dire che la tavolozza cromatica interna dipende sia dal nostro modo di percepire la luce esterna cioè la gioia, sia dalla nostra specifica modalità di rivisitare emozionalmente gli accadimenti della vita stessa.
Possiamo così sintetizzare le associazioni tra colori ed emozioni: In linea di massima, i colori caldi (giallo, arancione e rosso) sono aggressivi, irrequieti o stimolanti e positivi, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) sono scostanti e riservati, tranquilli o sereni. Occorre fare però attenzione alle generalizzazioni indebite. I colori, cioè, ricevono il loro contenuto emotivo tramite le relazioni in cui essi vengono rapresentati. Le relazioni sono il risultato di esperienze o associazioni soggettive, le quali, come nel caso dell’arte espressionistica possono risultare estremamente individuali.
Relativamente al modo personale di rivisitare le tinte percepite da parte di un determinato soggetto, occorre ricordare il pensiero di W. Kandinsky, per il quale il colore è un mezzo per stimolare direttamente l’anima. In merito egli amava dire che l’armonia dei colori è fondata su un solo principio: l’efficace contatto con l’anima. Simili affermazioni che a primo ascolto possono sembrare più ‘artistiche’ e poetiche che scientifiche, sono fortemente in linea col principio di fondo, quello relativo all’influenza e relazione tra luce e gioia di vivere e tra colori ed emozioni.
Il linguaggio è espressione di un sapere profondo, che a volte può sfuggire alle riflessioni più distratte. “Hai una brutta faccia, il tuo colorito mi piace poco, hai proprio una brutta cera”. Questa espressione di un soggetto preoccupato che si rivolge ad una persona cara chiama in gioco il pallore il quale viene percepito dal valutante come un segno di stanchezza, di preoccupazione o di malattia. Psicologicamente, più del colore è importante il suo cambiamento. Se, ad esempio, il pallore, lo sbiancamento è repentino, lo stesso può chiamare in causa emozioni quali l’ansia, la paura o, al limite, lo stupore catastrofico.
“Sei sbiancato come un lenzuolo” è un’espressione che intende alludere ad un cambiamento riferibile alle emozioni provate dal soggetto osservato.
Mutando colore, l’espressione che spesso sentiamo nel dire quotidiano “Sei diventato rosso” suggerisce un’interpretazione del tipo: “Stai mentendo” o “Sei imbarazzato”.
La persona felice, manifesta un volto radioso, luminoso, trasparente.
In sintesi ciò che sperimentiamo nei percorsi sull’arte di esistere e nei percorsi bellessere è che estendendo la nostra percezione della gioia di vivere abbiamo la possibilità di utilizzare molti più colori per colorare la nostra vita e molte più emozioni per esistere.....

LA VIA DEL RISVEGLIO PLANETARIO


Se avete paura del vostro corpo è perché vi è stato insegnato che si può ammalare senza un apparente motivo, cioè che è imprevedibile, inattendibile e inaffidabile. Questo è un esempio di credenza limitante che impedisce di far fluire nel corpo l’energia della forza vitale.

Ogni malattia è unica per chi la ospita, e in realtà ogni malattia è un chiaro messaggio che una parte di voi invia ad un altra, in merito alle risposte emozionali che date alla vita. Per comprendere i messaggi interiori del corpo è necessario avere una visione di profondo rispetto per la sua innata intelligenza; il senso di ogni malattia, e i benefici che si possono trarre da essa, si perdono quando negate l’importanza del potere dei vostri pensieri e delle vostre emozioni nel processo di guarigione.

Dovete impegnarvi consapevolmente a vivere una vita migliore per indurre i cambiamenti necessari a creare le condizioni ideali per la salute e il ben-essere nella realtà che si manifesta.
Voi siete qui per risvegliarvi a una nuova comprensione su come create la vostra realtà, così da superare la programmazione interna che vi mantiene in una routine convenzionale e faticosa. Riconoscete le vostre preoccupazioni e con intenzione rilasciatele, allontanandole dal vostro campo di energia. Le credenze e gli atteggiamenti limitanti riducono la qualità della vita. Sensazioni di paura verso l’ignoto possono essere sostituite dall’affermazione: “Io sono sempre al sicuro!”. Con fiducia scrivete ciò che volete creare, come scrivereste la lista della spesa.

La vita è una vasta esperienza di apprendimento. Dovete essere disposti a prendere il comando della vostra volontà e ad abbandonare vecchie abitudini e modelli di pensiero mettendo fine a quelle attività mentali e fisiche che vi depauperano e vi logorano. Quando scoprite che si state auto-sabotando, sorridete di voi stessi a questa nuova rivelazione e ricordatevi che imparare a gestire l’energia del mondo materiale è una delle ragioni principali per cui siete qui.

Sviluppare delle forti credenze di base per una buona salute è di fondamentale importanza, ma innanzitutto, e soprattutto, dovete accettare che è vostra la responsabilità di dare inizio ai cambiamenti necessari richiesti per ottenere i risalutati desiderati. Credere che un’autorità riconosciuta possa diagnosticare le “disfunzioni” del vostro corpo e curarle con una pillola magica vi predispone soltanto a una delusione più grande. Una super-pillola non è la risposta per una vita lunga e sana – sarà l’intelligenza emotiva e un nutrimento consapevole che vi assicureranno quella fiducia in voi stessi da cui trarrete risultati ben più grandi.

Dovete ampliare le vostre idee su come opera il corpo; tutte le soluzioni possibili si trovano ad una frequenza distante solo un “passo” dal vostro attuale modo di pensare. Se state davvero cercando la pillola magica per guarire il vostro corpo, questa si trova nella vostra mente.

La malattia può essere compresa come la manifestazione fisica di un blocco di energia emozionale focalizzato dal vostro modo di pensare – in altre parole, quando non si esprimono emozioni e sentimenti, l’energia bloccata innesca dei meccanismi impropri che, infine, si manifesteranno con una scarsa salute.

Ogni malattia, piccola o grande che sia, cela un profondo significato perché il corpo è un sistema di bio-feedback che reagisce ai vostri atteggiamenti.

Gestire l’energia comporta gestire la relazione che avete con il vostro sé emozionale. Esaminare le emozioni è un punto basilare per comprendere lo scopo di una particolare situazione legata alla salute. Non ci si imbatte in una malattia per caso. In definitiva, voi avete la responsabilità di predisporre lo scenario per il vostro corpo sulla base delle scelte che fate, e siete voi, in realtà, a limitare i naturali processi di guarigione del corpo quando accettate senza esitazioni le definizioni e le classificazioni mediche convenzionali del vostro stato di salute. Credendo di aver “preso qualcosa per caso”, anziché rendervi conto ed accettare che il vostro corpo sta semplicemente rispondendo ai vostri sentimenti e comandi interiori, negate lo scopo e il potere dell’intelligenza dal vostro corpo.

Quando si arriva a conoscere veramente il proprio corpo l’autorità ultima siete voi, perché siete voi a condurre lo spettacolo. Che sia per una vostra chiara intenzione o per delle convinzioni, alla fine manifesterete qualsiasi cosa comandiate. Molti vostri comandi sono scelti in modo piuttosto consapevole, a prescindere che facciano più o meno bene. Altri sono comandi ben nascosti, come l’orticello delle vecchie credenze di famiglia subito accettate e scrupolosamente mantenute senza fare domande.

Il vostro DNA ha molti modelli potenziali e voi saggiamente dovete scegliere quali di questi ereditare. Il discernimento viene dall’osservazione e imparando ad andare oltre lo stato confusionale trasmesso dal retaggio familiare per creare un’esperienza più vasta, in cui si è compreso il vero scopo insito nelle credenze limitanti.

Dovete prendervi cura del vostro corpo; esso è un deposito di potere, un sistema meraviglioso in grado di curarsi e ripararsi da solo, una meraviglia organica che dovete ancora veramente apprezzare.

Estratto dal libro di Barbara Marciniak, “La Via del Risveglio Planetario

IL SISTEMA


Che danno ci farà un sistema che ci stordisce di bisogni artificiali per farci dimenticare i bisogni reali?.... come si possono misurare le mutilazioni dell' anima umana? ....
Quali sono gli individui più diffidenti? ...Quelli disonesti,astuti, cattivi. Non possono credere che esistano esseri onesti,sinceri e buoni. Giudicano gli altri attraverso se stessi, e perquesto sono sempre sospettosi. Quanto a coloro che sono nobili e disinteressati, fanno fatica a vedere la cattiveria, il... tradimento o la perfidia, appunto perché vedono gli altriattraverso le qualità che loro stessi possiedono.....
L'essere umano può vedere esclusivamente attraverso i propri occhi, ed è lui stesso a plasmare i suoi occhi tramite i suoipensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri e le sue tendenze.
Quando incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che è soprattutto di se stesse che vistanno parlando; sì, perché se possedessero la nobiltà, la bontà,l'onestà e soprattutto l'amore, troverebbero tutte queste buone qualità anche negli altri.....

LA TUA VERITA'


Non credere a quanto ti viene annunciato come verità dottrinale solo per la forza carismatica di chi lo fa... né devi credere per un fatto di religione, di cultura, di casta, o di razza... né per un'imposizione qualunque, sia pure manifestata in buona fede.... Credi solo se quanto ti viene indicato trova corrispondenza nella tua anima e nel sano giudizio che alberga in te.... Solo così sarai un uomo libero e capace di promulgare, a tua volta, la Verità agli altri.....

IL TOCCO DEL CUORE


Quando i sensi sono assorbiti nel cuore...prova!...Molte strade sono possibili.Accarezzi qualcuno:se sei una persona nel cuore,il tocco immediatemente raggiunge il tuo cuore,e puoi sentirne le qualità.
Se prendi le mani di una persona che è nella mente,la mano sarà fredda,non solo la mano sarà fredda,ma la sua intrinseca essenza sarà fredda.Un senso di morte,si sentirà nella mano un senso di morte.Se una persona è nel cuore,si sentirà un certo calore,allora la sua mano realmente si unirà con te,sentirai un qualcosa fluire,dalla sua mano a te,accadrà un incontro,una calda comunicazione.
Questo calore viene dal cuore.Non può venire dalla testa,poichè la testa è sempre tiepida...fredda,calcolatrice.Il cuore è caldo,non calcola.La testa pensa sempre a come ottenere di più;il cuore sete sempre come dare di più.Questo calore è proprio un dare,un dare energia,un dare vibrazioni interiori,un dare vita.Questo accade perchè tu senti che la qualità è differente.Se la persona ti accarezza davvero,ti sentirai in profonda unione con lei....
Amati....quando i sensi sono assorbiti nel cuore,raggiungi il centro del loto.Il cuore è il loto.i sensi altro non sono che l'aprirsi del loto,i petali del loto.Prova,dapprima a mettere tutti i tuoi sensi in relazione al cuore....poi,pensa che ogni senso scende più in profondità nel cuore e li si fonde....quando queste due esperienze si consolidano,allora i tuoi sensi potranno davvero aiutarti.Ti porteranno verso il cuore,e il tuo cuore sarà come il loto.....NAMASTE'

LE PERSONE ORIGINALI


Le persone originali danno sempre fastidio alla società. Non sono così facili da manipolare, rimangono se stesse. Cercheranno di vivere la propria vita non secondo uno schema, ma secondo la loro visione.
Se una persona ama la musica resterà magari un mendicante, ma continuerà a vivere la sua vita da musicista. Anche se gli fosse offerta la possibilità di diventare primo ministro, vivrà come un mendicante e insisterà a suonare la sua musica. Quella è intelligenza, perché solo quando vivi la tua vita secondo la tua luce, secondo la tua visione, secondo la tua voce interiore otterrai la beatitudine, l'appagamento.(Osho)

TE STESSO


Sei qui su questo Pianeta per essere te stesso e per esprimere TE STESSO.....
Se la vita ti tiene a freno lo fa perché tu abbia modo di ricordarti di TE.....
Assicurati di ascoltare la TUA stessa energia piuttosto che tentare di vestire gli abiti delle aspettative.....

RIDIAMO UN PO' (Tutte le puntate di Voyager su gli UFO di Roberto Giacobbo)


Gli UFO a Rennes-le-Château.
Gli UFO e i Chupacabras.
Gli UFO e i Templari.
Gli UFO ai tempi degli Egizi.
Gli UFO ieri.
Gli UFO oggi.
Gli UFO e Mr. Lui.
Gli UFO domani.
Gli UFO tra gli UFO.
Gli UFO e il Papa.
Gli UFO e l'amatriciana.
Ma gli UFO scoreggiano?
E se gli UFO fossero i Teletubbies?
Ora basta con questi UFO.
Il ritorno degli UFO.
I cerchi nel grano e gli UFO.
Ancora UFO.
Gli UFO e il Santo Graal.
Gli UFO, il Santo Graal e il Chupacabras VS la Piramide di Cheope.
L'abate Sauniere in combutta con gli UFO.
Esiste Dio o gli UFO?.
Gli UFO contro i Giudei
Gli UFO e i Glutei
Gli UFO erano amici del Principe di San Severo
UFO 2.
L'accoppiamento degli UFO.
Gli UFO e la presunta amicizia con la Sacra Sindone.
Tua sorella è un UFO
Gli UFO e i Miracle Blade
"L'ultima cena" di Leonardo nasconde un Chupa Cabras ed è stata dipinta dagli UFO
Chi è nato prima, l'UFO o la gallina?
Chi è nato prima, l'UFO o Fox Mulder?
Come gli UFO studiano gli UFO
Gli UFO sono extracomunitari?
Gli UFO e il rapimento di Hitler
Gli UFO Nazisti
Gli UFO Nazisti VS UFO Comunisti
UFO maritati VS UFO scapoli
Titanic, un'altra verità: affondato da un UFO di ghiaccio?
Gli UFO VS John Titor, l'uomo dal futuro
Edizione Straordinaria di Voyager: Giacobbo è un UFO?
Che sistema operativo hanno nei computer gli UFO?
Come vanno in bagno gli UFO?
che cazzo fanno tutto il giorno gli UFO oltre a rompere ai terrestri?
Per contare gli anni di un UFO bisogna tagliargli il braccio e vedere quanti anelli ci sono?
E se non hanno il braccio?
Tutta la verità sulla relazione sessuale tra Zahi Hawass e Roberto Giacobbo.
2012, il giorno delle cazzate
2012 e... sti cazzi
2012, che cosa può accadere?
2012, che cosa può accadere in oltre?
e se non fosse il 2012, ma fosse il 2013?
e se non fosse il 2013, ma fosse il 2014?
e se fosse tutto una cazzata?
e se invece i templari avessero trovato una tavoletta con scritto 2012?
e se quella tavoletta non fosse vera, ma solo carta igenica?
e se quella carta igenica non è normale carta igenica, ma è un manoscritto di Qumram?
e se invece fosse semplicemente un pezzo di carta igenica?
e se però non fosse solo un semplice pezzo di carta igenica, ma uno molto morbido?
e se gli UFO ci si fossero puliti il culo?
e se la sua morbidezza venisse da un prodotto alieno?
e se il prodotto alieno fosse in realtà solo un ammorbidente?
e se l'ammorbidente non fosse altro che una prova della elevata tecnologia aliena?
e se fossero stati gli ufo ad inventare i rotoloni Regina?
e se nel 2012 i rotoloni Regina finissero?
e se fossero gli UFO a esaurire i rotoloni Regina?
e se invece i rotoloni Regina fossero della semplice carta igenica?
Gli UFO e la carta igenica
La merda degli UFO
La merda degli UFO puzza?
La merda degli ufo è davvero riciclabile al 100%?
I templari fanno la raccolta differenziata?

RIDIAMO UN PO' ( I Tesori Vaticani)


RIPROPONGO QUI UN VECCHIO ARTICOLO SUI TESORI VATICANI.........DISSACRIAMO UN PO PERCHE SORRIDERE COME DICO SEMPRE...." E' LA PIU' ALTA FORMA DI SPIRITUALITA'"....

Nei sotterranei vaticani si nascondono molti tesori importantissimi, che non verranno mai mostrati al pubblico:


I proventi dell' Otto per Mille
Michael Jackson
Kurt Cobain
L'anello di Sauron
Un cilindro metallico contenente antimateria, donato da Dan Brown in occasione della sua ultima visita
Una foto autografata ritraente Andreotti e Totò Riina mentre si scambiano un bacio con la lingua.
Una macchina del tempo per vedere le suore che si spogliavano la sera prima.
Il vero terzo segreto di Fatima nel quale si svelerebbe l'identità di Berlusconi come quinto dei Beatles.
Elvis Presley, che era andato a confessarsi e non l'hanno più fatto uscire.
Hitler, salvato dal bunker alla fine della seconda guerra mondiale in cambio dei suoi preziosi consigli per manipolare le masse.
La Pietra Filosofale insieme agli Homunculus
La porta al Regno di Shambala
Uno Stargate rubato ai Goaud
I rapitori alieni con la loro astronave
Una piantina dell'area 51 e le relative password di accesso
Lo scheletro di uno giudeo crocifisso da Ponzio Pilato nell'anno 33 d.C. (chi sia e cosa ci faccia al Vatikan nessuno lo sa)
Il biglietto vincente del superenalotto da 100 milioni di euro
I passi della Bibbia in cui Dio ammette l'aborto terapeutico, la pillola anticoncezionale e i rapporti prematrimoniali.
Il capitolo della Bibbia in cui Dio condanna la pedofilia e chi non la denuncia per omertà.
L'intelligenza di mr. Lui
La testa di Jenova
La Morte Nera, pronta a colpire l'alleanza ribelle
le 7 Sfere del Drago
Il cervello di Rocco Buttiglione
Tutti i Pokémon
Osama bin Laden
Un criceto mannaro
Il triangolo delle Bermude
Un chupacabra, che desta l'invidia di Roberto Giacobbo
Il Santo Graal
La Tavola Rotonda
Il Tesoro dei Templari
Un Death Note autentico, con il quale il Papa uccide gli eretici
Lo Yeti
Tutti i Francobolli più rari della storia italiana
La Coppa del Mondo
La videoteca hard privata di Sua Santità.
Zahi Hawass.
I capelli veri di Silvio Berlusconi.
I Digimon.
Il pallone di Holly e Benji.
I vangeli apocrifi
Dio

MAI....


Non giudicare mai le azioni di qualcuno senza conoscere le sue vere motivazioni.

SOCIETA' ARMONIOSA


In tutto il mondo sono stati fatti tentativi per creare una società armoniosa, ma sono tutti falliti per il semplice motivo che nessuno si è preoccupato del perché non lo sia da sé, in modo naturale.
Non lo è perché ogni individuo al suo interno è diviso, e la sua divisione si proietta nella società. E senza dissolvere le divisioni all’interno dell’individuo, sarà impossibile realizzare l’utopia e creare una società umana armoniosa. Per cui l’unica via all’utopia è questa: la tua consapevolezza deve crescere e l’inconsapevolezza diminuire, fino ad arrivare a un momento in cui nella tua vita non resti nulla di inconscio....

EGO E OSCURITA'


Devi camminare in un certo modo; devi ridere in un certo modo; devi assumere un certo comportamento, avere una morale, un codice. Solo così la società ti apprezzerà, e se ciò non accade, il tuo ego ne sarà sconvolto. E quando l’ego viene scosso, tu non sai più dove sei, non sai più chi sei.
Gli altri ti hanno dato quell’idea.
Quell’idea è l’ego.
Cercate di capirlo quanto più profondamente possibile, perché questa è una cosa che si deve gettare via. E a meno che non la gettiate via, non potrete mai raggiungere il sé... perché voi tutti siete dipendenti dal centro: non potete muovervi, e di conseguenza non siete in grado di guardare nella direzione del sé.
E ricordate: ci sarà un periodo di transizione, un intervallo di tempo, durante il quale l’ego sarà fatto a pezzi; voi non saprete più dove siete né chi siete, e tutti i confini si confonderanno.
Sarete confusi, nel caos.
In questo caos, avrete paura di perdere il vostro ego, ma deve essere così. Bisogna passare attraverso il caos per arrivare a toccare il vero centro. Se avrete coraggio, questo periodo sarà breve.
Se invece avete paura e ricadete nell’ego, e ricominciate ancora una volta a organizzarlo, allora ci vorrà moltissimo tempo, forse addirittura intere vite.
Una volta un bambino andò a far visita ai nonni; aveva solo quattro anni. La sera, quando la nonna lo mise a letto, improvvisamente si mise a gridare, a piangere: "Voglio andare a casa, ho paura del buio."
La nonna allora gli disse: "So bene che anche a casa dormi al buio, non ho mai visto la luce accesa, perché allora qui hai paura?"
Il bambino rispose: "E’ vero, ma quello è il mio buio; questo buio qui, invece, non lo conosco." Anche dell’oscurità si pensa: "Questa è la mia".
All’esterno... un’oscurità sconosciuta. Con l’ego la sensazione è: "Questa è la mia oscurità."

UNIVERSO


Oggi io registrerò
ogni tuo pensiero,
azione ed emozione.

Non importa come
" buoni " o "cattivi",

non importa come
"generosi o avari",

e non importa come
"utili o dannosi",
loro possano essere. E tutto ciò che io registro...
tornerà indietro a te,
il più presto possibile,

sotto forma
di manifestazione fisica
nel tuo spazio-tempo....

RISVEGLIA L'AMORE


L'amore non sta nell'altro, ma dentro noi stessi..... Siamo noi che lo risvegliamo.... Ma perché ciò accada, abbiamo bisogno dell'altro....
Quando incontriamo qualcuno e ci innamoriamo, abbiamo l'impressione che tutto l'universo sia d'accordo.....Gli incontri più importanti sono gia combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano....generalmente essi avvengono quando arriviamo ad un limite.... quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.