Tutti si trasmettono a vicenda la propria infelicità, la gente parla in continuazione delle proprie sofferenze, dei propri guai, dei propri conflitti...
Hai mai sentito qualcuno parlare dei suoi momenti di gioia?
Delle sue canzoni e delle sue danze?...
Dei suoi momenti di silenzio e di beatitudine?
La gente continua a condividere ferite, e ogni volta che parli della tua infelicità con qualcuno, senza saperlo stai trasmettendo un modello di miseria.
L’altra persona forse pensa che ti stia solo ascoltando, ma di fatto sta anche prendendo delle vibrazioni di infelicità, delle ferite.
Quando ho detto che portate dentro di voi ferite altrui, voglio dire che la vostra "consapevolezza" non ha ferite.
Se tutti diventassero meditativi, svegli, al mondo non ci sarebbero ferite.
Scomparirebbero semplicemente.
Non troverebbero un casa, un rifugio.
È una cosa possibile.
Se è possibile per me, è possibile per chiunque.
E allora chiedi, perché possiamo “accettare così facilmente le ferite altrui,” e perché è “così difficile accettare la propria buddhità” ?!
Puoi accettare le ferite altrui perché anche tu hai delle ferite.
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