Trovarti in tuo potere, riconoscere pienamente il tuo Sé divino, è renderti conto che tu sei tu, che la gabbia sei tu (creata da te) e che tu sei l’amore e la libertà che ti chiamano dall’esterno della gabbia (i tuoi sogni e le tue speranze).Al momento della tua morte fisica la tua individualità non viene distrutta. Tu vivi molte vite. Quello che sei, tutto ciò che sei stato, continua ad accompagnarti. Anche se probabilmente non ricordi le altre vite, esse sono presenti nella tua esistenza e rendono più ricco Tutto Ciò Che Sei.Tu esprimi la tua individualità come una storia. La tua storia dà forma alla tua esperienza non solo attraverso la tua auto-definizione, ma anche in base al modo in cui plasma la tua percezione. La tua percezione di te stesso e del mondo è un tutt’uno. Il tuo modo di percepire il mondo è un riflesso di come percepisci te stesso. La realtà rispecchia il tuo essere.Tutte le paure sono forme di resistenza alla presa di coscienza della tua divinità. Abbiamo lavorato sodo per creare la nostra individualità. Abbiamo prodotto forti convinzioni per mantenere il nostro senso del sé di fronte all’espansione.Dopo aver vissuto così tanto tempo lottando, può essere difficile credere che non sia necessario. Per permettere alla facilità di entrare nella tua vita devi affrontare e abbandonare le convinzioni che la tengono lontana da te. Queste convinzioni sono le pareti che ti hanno impedito di realizzare la facilità. La libertà, l’amore e il sostegno del tuo Sé divino ti raggiungono sempre attraverso il movimento dell’espansione. Entrare a far parte di questa spontaneità significa permettere il cambiamento, cambiare la tua storia e lasciare che in essa penetri il cambiamento, quello a cui ti sei sempre opposto.
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