LA NUOVA MEDICINA DI HAMER


LE LEGGI DELLA MALATTIA E DELLA GUARIGIONE:


Il dottor Hamer ha creato la Nuova Medicina, ossia un sistema che considera l’uomo come organismo universale inteso come insieme di psiche, cervello e organi.

Egli sostiene che tutti i sintomi ricollegabili ad una qualsiasi malattia sono fasi di un processo in due fasi: la prima è sempre costituita da «un conflitto biologico, inaspettato, acuto e vissuto con sofferenza in solitudine», la seconda è quella in cui appaiono i sintomi dolorifici, che la natura c’impone per fermare ogni attività, è la fase di riparazione.



Prima legge: il trauma è il detonatore
Ogni malattia è provocata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere. Per continuare la specie, l’uomo ha sviluppato programmi biologici di sopravvivenza automatici inscritti nel cervello e nelle cellule del corpo. L’intensità del trauma emotivo determina la gravità della malattia, mentre il tipo di emozione determina la sua localizzazione nel corpo. La malattia è un simultaneo squilibrio a livello psichico, cerebrale e fisico dovuto ad un trauma emotivo: senza conflitto non vi è malattia, rendersene conto è il primo passo verso la guarigione.



Seconda legge: niente esiste senza il suo contrario
Tutte le malattie presentano due fasi: fase fredda (simpaticotonia) e fase calda (vagotonia), di riparazione dopo aver superato il trauma.

• Fase Fredda, la reazione al conflitto

Al verificarsi di un trauma emotivo i tre livelli dell’essere (psiche, cervello e corpo) reagiscono per poter sopravvivere:

– Sul piano psichico continua a pensare al suo problema, è stressato, non ha fame, fatica ad addormentarsi; le energie sono mobilitate per superare il trauma.

– Sul piano cerebrale si formano cerchi concentrici (focolai) in definite aree del cervello che presiedono al funzionamento di ogni organo; alla TAC i focolai di Hamer sono ben visibili e localizzabili.

– Sul piano fisico il cervello può dare solo quattro ordini: creare una massa (tumore, ciste) scavare un buco (lisi), bloccare, sbloccare un organo.

• Fase Calda, la riparazione dopo la risoluzione del conflitto

Questa fase inizia solo dopo che il conflitto a monte è stato risolto.

– A livello psichico lo stress si dilegua, il si sta meglio, torna l’appetito.

– A livello cerebrale nell’area del cervello dove si è verificato il focolaio comincia a formarsi l’edema di riparazione. Finita la riparazione ci sarà una crisi epilettoide (tremori, sudori freddi, stress, evacuazioni urinarie): se il conflitto è stato superato completamente l’edema sarà evacuato tramite la diuresi, altrimenti si manifesterà con fasi alterne di ricadute e risoluzioni che produrranno una cisti cerebrale al posto dell’edema.

– A livello fisico già prima della crisi epilettoide la malattia smette di progredire e il cervello si ripara.

Nella fase di calda il paziente entra in uno stato di infiammazione; tutte le energie sono tese alla risoluzione cerebrale e fisica: può avere stati febbrili, dolori diffusi o localizzati e molta stanchezza. Tutti gli stati infiammatori sono riparazioni, comprese le malattie infettive. La fase di riparazione può essere anche più pericolosa della fase di malattia.



Terza legge: il sistema ontogenetico delle malattie equivalenti
La ragione di tutti i comportamenti biologici comincia con l’apparizione della prima cellula vivente sulla Terra.

Evolutivamente, una volta superato un ostacolo, la soluzione viene trasmessa alle generazioni future: nei primi due mesi di vita intrauterina il feto incarna tutta questa memoria dall’inizio della vita ad oggi.

• Prima tappa dell’evoluzione

Con l’evoluzione, la cellula si associa ad altre cellule e diventa un organismo pluricellulare, adattandosi alle situazioni esterne: se vive in un luogo dove scarseggia l’ossigeno, entra in una fase di stress e trova la soluzione al problema moltiplicando le cellule specializzate nella respirazione: crea una proliferazione cellulare, una specie di tumore. La sopravvivenza è assicurata da un aumento delle cellule là dove è necessario e l’ordine di proliferazione viene impartito da una struttura cerebrale che diverrà il tronco cerebrale.

I Conflitti Arcaici. Sono gestiti dal Tronco cerebrale, dove si trovano i centri di comando dell’endoderma. Riguardano la sopravvivenza, il cibo, l’aria, la riproduzione e riguardano gli organi vitali arcaici: apparato digerente, respiratorio, urinario, sessuale e quindi tonsille, polmoni, fegato, pancreas, colon, prostata, duodeno, stomaco, intestino.

• Seconda tappa

Passa dall’ambiente acquatico a quello terrestre: produrrà un ispessimento delle membrane per evitare di morire bruciato dai raggi solari. Nel ventre materno, l’embrione continua a irrobustire tutte le membrane: derma, pleura, peritoneo, pericardio.

I Conflitti di Aggressione. Rimarranno registrati nella memoria tutti i conflitti relativi alla paura di venire aggrediti. I conflitti relativi al sentirsi in qualche modo colpiti nella propria integrità morale, insozzati, attacchi vissuti sulla pelle che daranno luogo a melanomi: la pelle è la parte del nostro corpo che per prima entra in contatto con gli altri individui.

• Terza tappa

Se il mondo verso il quale l’organismo va (la terra) non è migliore di quello dal quale proviene (l’acqua), deciderà di tornare indietro e dovrà quindi perdere gli organi che aveva sviluppato: dovrà fare una lisi (riduzione cellulare, necrosi), perdere sostanza.

I Conflitti di Autosvalutazione. Nel midollo cerebrale troviamo i centri di comando del mesoderma nuovo. A partire da questo foglietto si sviluppano i seguenti tessuti: ossa, cartilagini, muscoli, grasso, gangli, arterie, vene: questa fase corrisponde allo sviluppo del proprio valore, i conflitti sono di svalutazione di sé (osteoporosi).

• Quarta tappa

L’organismo entra in comunicazione con gli altri, affina gli organi sensoriali. Se ha paura di morire la soluzione biologica del cervello sarà aumentare gli alveoli polmonari per prendere più aria e sopravvivere, una proliferazione cellulare, un cancro ai polmoni.

Se gli tolgono il fiato, ossia un conflitto dipendente dal rapporto con gli altri, la soluzione sarà quella di ulcerare i bronchi affinché passi più aria. Se il conflitto è legato al dover andare in due direzioni diverse senza saper decidere, la soluzione biologica è la paralisi delle gambe (blocco funzionale).

Conflitti Relazionali. Nella corteccia cerebrale troviamo i centri di comando dell’ectoderma. A partire da questo foglietto si siviluppano i tessuti nervosi e gli epiteli di rivestimento: bronchi, tiroide, laringe, retto, nervi motori, reni, vene e arterie coronarie, collo e orifizio dell’utero, vescicola biliare, epidermide, retina, vescica, pancreas.



Quarta legge: i microbi sono al servizio del cervello
I microbi sono nostri alleati, si occupano di riparare i danni durante la seconda fase: il cervello invia l’ordine a virus, funghi e batteri. Tutti i microbi arrivano, proliferano e scompaiono per favorire la riparazione secondo una logica ben precisa, in sincronia con il cervello e il corpo; fanno parte del programma biologico della Natura, nel corpo ci sono più microbi che cellule.



Quinta legge: della quintessenza
Tutti i comportamenti e le malattie dell’uomo sono determinati da programmi di sopravvivenza inscritti nel cervello da centinaia di milioni di anni, la malattia è una soluzione biologica del cervello, l’ultima possibilità di sopravvivenza. Le cellule e i batteri che abitano in noi, i vari organi, tutto funziona all’unisono, con lo stesso ritmo del cervello principale.

La malattia ha sempre un senso, è utile, necessaria, vitale per l’individuo e per l’evoluzione della specie.



Elenco delle patologie e dei relativi conflitti secondo Hamer
• Cancro al seno sinistro: emozione detta del «conflitto di nido». Hamer definisce tale conflitto come «conflitto madre-figlio piccolo» reale o virtual; per esempio, succede qualcosa al figlio e la madre se ne attribuisce la colpa; o succede qualcosa al marito e la moglie se ne attribuisce la colpa; oppure ancora conflitto coniugale caratterizzato da collera, verso marito ritenuto irresponsabile.

• Cancro seno destro: conflitto madre-figlio grande; per esempio, la madre soffre, perché il figlio o la figlia si allontana o si sposa, o non le dà retta come lei vorrebbe o le crea preoccupazioni, ma può anche essere il caso di uno stress fisico, legato al rimanere in casa dei figli grandi, che devono essere accuditi.

• Cancro dei bronchi: conflitto di territorio indiretto, cioè quando la sfera personale e dello spazio vitale è insidiata da sensi di colpa, da minacce o semplicemente da paure, da insicurezze irrisolte dell’infanzia o dell’adolescenza, riattivate da specifici eventi. Per esempio «mi togli l’aria», «lasciami respirare», «non ho più il mio spazio» ecc.

• Cancro dei polmoni (alveoli polmonari): rappresenta la paura arcaica di morire, di non poter più respirare. Conflitti familiari solitamente, ma anche di lavoro, dove l’individuo è stato lungamente e pesantemente soppresso.

• Cuore e coronarie: dalla letteratura medica è noto che i tumori del cuore sono un’eventualità rarissima; ma Hamer considera i disturbi ischemici del cuore alla stregua di tumori. Il conflitto riguarda la difesa e la conquista del territorio, per esempio sul lavoro ma anche nel campo degli affetti.

• Cancro delle ossa: conflitto di autosvalutazione, in quanto lo scheletro è la parte che maggiormente nel corpo rappresenta l’Io.

• Cancro della pelle, melanoma: il conflitto può nascere da una profonda delusione relativa al proprio aspetto o al proprio modo di apparire agli altri.

• Sclerosi a placche: il conflitto alla base della sclerosi è un conflitto di dipendenza da una figura genitoriale, che imprigiona la personalità individuale dentro un involucro isolante (una guaina psichica), che impedisce all’individuo il contatto diretto con l’ambiente circostante.

• Cancro dello stomaco: conflitto derivato da un episodio o più episodi indigesti, il «boccone» che rimane nello stomaco, spesso con familiari, costretti a vivere sotto lo stesso tetto o in vicinanza.

• Cancro del fegato e cistifellea: conflitto che deriva da una forte arrabbiatura, spesso con parenti, per questioni economiche, associato a sentimenti negativi, come la gelosia e l’invidia. Paura di morire di fame per mancanza di mezzi, paura di mancare all’essenziale.

• Cancro dell’intestino: conflitto che deriva da una situazione eccessivamente complessa e pesante, difficile da mandare avanti, sulla quale insorge un evento traumatizzante, che toglie ogni gusto della vita; personalità insicura, eccessivamente timorosa di sbagliare e che ha soffocato la propria vita sentimentale.

• Cancro del retto: conflitto che nasce dall’avere subito un tradimento, spesso da una persona della quale si aveva fiducia.

• Cancro alla prostata: conflitto da sessualità impropria, non nella norma, relativo alla vita di coppia, a un partner che si comporta male, in modo spiacevole.

• Cancro al corpo dell’utero: conflitto legato ad aborti temuti, subiti o provocati a sé stessa; episodi prenatali di tentativo di aborto subito, che agiscono come fattori scatenanti profondi del conflitto legato all’aborto.

• Malattie autoimmuni: conflitto di auto-disistima in seguito a una sconfitta vera o supposta.

• Malattie allergiche: non esiste allergia senza un conflitto a monte. Ipersensibilità a situazioni difficili reali o virtuali; anche qui il territorio più colpito chiarisce le emozioni e le motivazioni implicate.

• Morbo di Crohn: depressione per chiusura dei rapporti interpersonali e impossibilità di comunicare, perché una persona emotivamente importante ha negato la sua comunicazione.

• Malattie infettive acute, come l’influenza: il virus dell’influenza (come tutti i virus) nella fase di riparazione aiuta a risolvere piccoli conflitti di territorio, prevenendo così il cancro ai bronchi.

• Malattie del sangue: il sangue, come l’osso, è connesso con l’Io: in effetti il sangue si produce all’interno del midollo osseo; il conflitto in questo caso è legato a una crisi di identificazione con modelli di comportamento o di pensiero proposti dall’ambiente in cui si vive e a perdita del senso di gioia e libertà della vita.

• Anoressia: conflitto che deriva dal venire rifiutati, sentirsi abbandonati e in pericolo.

• Leucemia: fase di riparazione di profondi conflitti di autosvalutazione. A grosse lisi ossee seguiranno grosse ricalcificazioni che richiederanno una maggiore quantità di cellule sanguigne (una leucemia).

• Morbo di Parkinson: è un conflitto relativo al controllo e alla perdita di controllo che colpisce la motricità ed è vissuto con un’alternanza di fasi attive e di fasi di risoluzione.

Nessun commento:

Posta un commento