TU SEI DIO


Sapere che sei Dio è renderti conto che tutto quello che sperimenti è creato da te e che tu sei libero di creare personalmente qualsiasi cosa.... Io so che tu sei Dio, so che sono te..... So che sei sicurezza, abbondanza e amore.... So che sei perfetto così come sei, indipendentemente dalla tua reazione a queste parole....
Ciascuno è il creatore di se stesso e della realtà che lo circonda. Ciascuno col suo libero arbitrio può scegliere se accettare questo fatto o rinnegarlo: tu sei Dio! Dio è l’infinita libertà di essere da cui trae origine ogni realtà, la nostra realtà, quella che ci circonda, ma che non ci definisce perché in realtà siamo noi a generarla. Con il tuo libero arbitrio definisci la tua individualità. Il libero arbitrio non è solo la capacità di scegliere fra le cose, ma è anche la facoltà di scegliere quello che sei. Il tuo libero arbitrio è la tua forza creatrice. Tu sei il potere di creazione infinitamente libero che sceglie di essere te.
Nonostante un tempo la religione organizzata sia stata un’espressione rappresentativa dell’epoca, oggigiorno non riflette più il senso del divino sperimentato dalle persone. Questa esperienza è caratterizzata dal sentire Dio dentro di sé e si riflette in coloro che preferiscono crearsi un senso personale della spiritualità anziché aderire al dogma tradizionale della religione.
Dio è l’infinito potere di essere. Se afferri questo concetto smetti di immaginare Dio come una persona. In te, Dio è una persona. In un albero, Dio è un albero. In un fiume, Dio è un fiume. Dio è qualunque cosa scelga di essere. Tu sei quel potere di essere. La creazione non è esterna a te, è la tua esperienza di te stesso.
La realtà non è qualcosa di separato da te e neppure qualcosa che ti contiene, ma è l’espressione di quello che scegli di essere. Non stai semplicemente creando la tua esperienza interiore del sé, ma stai creando l’esperienza di tutta la tua realtà.
L’esperienza del tuo Sé divino si realizza consapevolmente per mezzo dell’amore universale e incondizionato per Tutto Ciò Che Sei. La tua realtà è la tua scelta in questo momento e quel momento di scelta è in continua espansione. Il desiderio del tuo Sé divino di essere vivo è il motore di quell’espansione, è l’energia dell’Io Sono.
Nel pieno riconoscimento del tuo libero arbitrio sperimenti il tuo volere che tutte le volontà siano libere, perché se accetti che tu sei Dio, puoi sentire anche che tutta la realtà è connessa a te e quindi a tutto ciò che esiste.
Trovarti in tuo potere, riconoscere pienamente il tuo Sé divino, è renderti conto che tu sei tu, che la gabbia sei tu (creata da te) e che tu sei l’amore e la libertà che ti chiamano dall’esterno della gabbia (i tuoi sogni e le tue speranze).
Al momento della tua morte fisica la tua individualità non viene distrutta. Tu vivi molte vite. Quello che sei, tutto ciò che sei stato, continua ad accompagnarti. Anche se probabilmente non ricordi le altre vite, esse sono presenti nella tua esistenza e rendono più ricco Tutto Ciò Che Sei.
Tu esprimi la tua individualità come una storia..... La tua storia dà forma alla tua esperienza non solo attraverso la tua auto-definizione, ma anche in base al modo in cui plasma la tua percezione. La tua percezione di te stesso e del mondo è un tutt’uno. Il tuo modo di percepire il mondo è un riflesso di come percepisci te stesso. La realtà rispecchia il tuo essere.
Tutte le paure sono forme di resistenza alla presa di coscienza della tua divinità. Abbiamo lavorato sodo per creare la nostra individualità. Abbiamo prodotto forti convinzioni per mantenere il nostro senso del sé di fronte all’espansione.
Dopo aver vissuto così tanto tempo lottando, può essere difficile credere che non sia necessario. Per permettere alla facilità di entrare nella tua vita devi affrontare e abbandonare le convinzioni che la tengono lontana da te. Queste convinzioni sono le pareti che ti hanno impedito di realizzare la facilità. La libertà, l’amore e il sostegno del tuo Sé divino ti raggiungono sempre attraverso il movimento dell’espansione. Entrare a far parte di questa spontaneità significa permettere il cambiamento, cambiare la tua storia e lasciare che in essa penetri il cambiamento, quello a cui ti sei sempre opposto.
Le pareti con cui ti sei definito e delimitato impongono una struttura rigida alla fluidità del tuo essere. Quando elimini la fatica dalla tua vita queste pareti cominciano a disintegrarsi, non a causa dei tuoi sforzi, ma perché poni fine al dispendio di energie necessario alla loro creazione. Quando le pareti crollano, il cambiamento che cercava di espandersi comincia a entrare nella tua vita, quello a cui avevi opposto resistenza può finalmente esistere....
La nostra merda è dolore che abbiamo interiorizzato, con cui ci siamo auto-identificati.....
La merda è un rifiuto interiorizzato di sé percepito come disgusto per la propria persona. Significa credere che un dolore da noi provato non possa essere modificato, è la rassegnazione a vivere nella sofferenza. Teniamo il dolore rinchiuso nei ripostigli del nostro essere e spesso finiamo per sprecare più energia nel tentativo di ignorarlo che in qualsiasi altra nostra attività. Mantenere la nostra merda ci richiede un sacco di lavoro; risvegliarsi vuol dire smettere di fare tutta questa fatica e affrontare la nostra merda.......
Come ogni cosa, ciò che ha fatto il proprio corso dev’essere lasciato andare per far spazio a qualcosa di nuovo, fresco ed entusiasmante.
Goditi il ballo, ma permetti ai volti di cambiare; non attribuire agli altri la tua identità. Non hai bisogno di restare loro attaccato per condividerne la bellezza. Fa’ che la condivisione avvenga attraverso l’amore e non mediante l’attaccamento.....

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