LA MAIL DI UNA AMICA: matrimonio karmico e anima gemella


DOMANDA:

Vorrei capire Secondo il credo cristiano il matrimonio è indissolubile.. Se due anime gemelle si incontrassero dopo il matrimonio con altre persone cosa dovrebbero fare? Potrebbero essere amici? Ed il loro compito? Comunque nel momento in cui avessero un'altra famiglia, ognuno delle due metà avrebbero degli obblighi e dei doveri prioritari, non credi? Allora mi ridomando e il loro compito??

PROVO A RISPONDERTI :

Pensi che Dio ragioni per “credi religiosi”? Pensi che Dio non sappia che l’essere umano promette e non sempre è in grado di mantenere? Se Dio se la prendesse con tutti coloro che promettono e non mantengono, ci sarebbe la metà o forse meno dell’umanità. Dio è amore puro al di là di religioni, promesse mantenute o non mantenute, di errori e di karma. Dio sa che ha dato agli esseri umani il Libero Arbitrio e che questi in qualunque momento possono scegliere bene o male e sa anche che fino a quando non saranno consapevoli delle loro azioni, non saranno nemmeno in grado di discernere tra ciò che è bene e ciò che non lo è. Chi si è sposato, al momento in cui lo ha fatto, era veramente consapevole del suo impegno, della sua promessa? Era consapevole di cosa vuol dire amarsi e rispettarsi per tutta la vita?. Una promessa non consapevole non può essere una promessa di tutta la vita, anche se fatta a Dio. Per questo Dio non chiede promesse, nemmeno alle Anime Gemelle. Ognuno è libero di scegliere il suo cammino e chi ha scelto un compito è sempre libero di rifiutarsi di compierlo o di portarlo avanti, anche se si tratta di una coppia di Anime Gemelle. Se chi ha contratto un matrimonio crede nella fede religiosa cristiana, sia coerente ai suoi valori e li segua fino in fondo. Se il suo partner non è la sua Anima Gemella, vorrà dire che in questa vita non la incontrerà. Non è obbligatorio incontrare l’Anima Gemella ed è qualcosa che si decide prima della nascita, non cammin facendo. Se tra i valori c’è quello di essere un buon cristiano, o di essere religioso, occorre vivere secondo questo valore e fare scelte in base a questo valore. Vivere secondo i propri valori è importante, purché questi siano valori consapevoli e siano scelti e confermati in ogni momento della vita. Un valore non è un “dovere” o un obbligo: è un principio e un ideale in cui si crede e per in quale vale la pena di vivere. L’unico obbligo che ha un essere umano che segue un cammino spirituale è servire Dio. Non sempre una tradizione religiosa mette in pratica i principi di Dio e del Cristo: amore, accoglienza, perdono. Ad esempio se il tuo valore nel matrimonio è la fedeltà e anche dopo anni di matrimonio confermi questo valore, dovrai attenerti a ciò che per te è importante, non perché te lo impone la tua religione, ma perché tu ci credi veramente. Un valore è sempre una responsabilità personale e una scelta consapevole. Non fare qualcosa perché si ha “paura”, a livello energetico e mentale equivale ad averla fatta. Puoi non tradire tuo marito perché credi nel valore della fedeltà o perché te lo impone la tua religione, ma nel secondo caso, a meno che la religione non sia un tuo valore, dai la responsabilità delle tue scelte alla Chiesa: puoi essere fedele perché è il tuo valore o esserlo perché hai paura dell’”inferno”. Ma in questo secondo caso è la “paura” a motivarti e non un tuo valore. Ci sono unioni che non funzionano, unioni karmiche in cui non si è felici e non solo non si fa la felicità del partner, ma nemmeno quella dei figli. Se ci si definisce cristiani e si rimane in queste unioni dovrà essere perché si ha un senso di amore così elevato che ci si dona comunque all’altro anche se, per ipotesi, si vivesse accanto a una persona malvagia (mi viene in mente l’esempio di Santa Rita). Ma se si rimane in una unione difficile soffrendo e facendo soffrire perché ce lo impone una religione, senza crederci veramente, senza che l’altruismo, l’abnegazione, sia il proprio valore, non si sta facendo comunque un buon percorso spirituale. Dio ci vuole felici, non a scapito dell’infelicità altrui, ma con consapevolezza. Quando un’unione karmica si è guarita o quando si è fatto tutto il possibile per renderla sana, se non c’è possibilità di proseguire nell’amore reciproco nel rispetto e nella serenità (anche se non vi è completa pace, che almeno vi sia serenità), allora questa unione può anche essere sciolta perché non si era consapevoli quando si è promesso di stare insieme tutta una vita. L’Anima Gemella la si incontra solo dopo aver guarito i precedenti incontri karmici di coppia, quindi la si può anche non incontrare. Inoltre non è detto che si sia stabilito, prima di nascere, di incontrare l’Anima Gemella in questa vita. Due amici non sono Anime Gemelle se entrambi sono impegnati in altre unioni. Possono esserlo, come ho già detto, se entrambi sono liberi e il loro è un incontro spirituale (come Santa Chiara e San Francesco) o se comunque sono liberi e non hanno altri legami e tra loro non c’è sesso e hanno deciso di compiere un compito insieme prima di nascere. Può accadere, ma è molto raro che accada. Normalmente le AG sono in coppia, proprio per la continuità che richiede il loro compito e per la forza che devono scambiarsi. Anche una coppia karmica, una volta guarito il karma, se decide di restare insieme può svolgere un compito per gli altri e predisporsi così ad un futuro di Anima Gemella......NAMASTE'.

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