IL DOTTOR HAMER (biografia)
La giovane famiglia ha una figlia ed un figlio, Dirk, che in futuro giocherà un ruolo determinante, ed in seguito altri due figli. A 24 anni supera l'esame di stato di medicina a Marburg . Dopo aver praticato due anni in qualità d'assistente e conseguito il dottorato, riceve nel 1961 l'abilitazione alla professione di medico.
Trascorre poi diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tübingen e Heidelberg, e nel 1972 consegue la specializzazione in medicina interna . Impegnato alla clinica universitaria di Tübingen si occupa, quale primario in ginecologia, di molti malati di cancro collaborando con la moglie, anch'essa medico, nello studio privato.
Parallelamente coltiva un hobby particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello Hamer per chirurgia plastica, a taglio atraumatico, con lama 20 volte più affilata della lametta da barba; della sega speciale per ossa utilizzato sempre in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma di qualsiasi corpo, come pure di un apparecchio per eseguire diagnosi del siero in via transcutanea.
Nel 1976 il dr. Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, va in Italia, con l'intento di curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettevano un reddito sufficiente.
Poi un fatto terribile, cambia la loro vita per sempre:
Il 18 agosto 1978 , alle tre del mattino succede qualcosa d'orribile: all'Isola di Cavallo il principe di Savoia, improvvisamente impazzito o ubriaco, spara dei colpi di carabina e colpisce Dirk, il figlio del dr. Hamer, che stava tranquillamente dormendo in una barca vicina. Il problema è soprattutto che Dirk non viene soccorso subito ma viene lasciato a dissanguare per circa 6 ore. Per più di tre mesi Dirk lotta tra la vita e la morte, subisce un'amputazione della gamba e 19 interventi, mentre il padre veglia angosciato al suo capezzale giorno e notte.
Poi il 7 dicembre 1978 suo figlio Dirk muore. Questa perdita inaspettata cambia per sempre la vita del dr. Hamer e della sua famiglia. Poco dopo la morte di suo figlio lui stesso si ammala di cancro ad un testicolo, del quale viene operato e passa un periodo molto difficile, sostenuto amorevolmente dalle cure di sua moglie, rischiando addirittura di morire in seguito alle complicanze.
Riflettendo sul fatto che in tutti questi anni di duro lavoro come medico non si era mai ammalato seriamente, egli matura la convinzione che il suo cancro al testicolo non sia casuale ma strettamente connesso con lo shock per la perdita del figlio e non dovuto da una qualche “cellula impazzita”. Lavorando come primario in ginecologia nella clinica oncologica universitaria di Monaco, inizia la sua indagine chiedendo alle sue pazienti con problemi analoghi (tumore all’ovaio) se anch'esse avessero vissuto un avvenimento terribile e inaspettato, e scopre che tutte, in effetti, avevano subito uno shock inaspettato prima di ammalarsi. Osserva inoltre che tutte avevano vissuto qualcosa di simile: la perdita di una persona cara.
Oramai certo della sua intuizione, e cioè che la causa del suo cancro al testicolo fosse proprio la perdita inaspettata del figlio inizia a divenire chiara per lui anche la modalità: aveva vissuto uno choc biologico, drammatico, inaspettato, al quale era assolutamente impreparato e che l'aveva colto “in contropiede” (questo particolare tipo di shock biologico verrà da lui denominato DHS, Dirk Hamer Syndrom).
Inizia quindi, da medico coscienzioso, a supporre che il sintomo sia da porsi in relazione al cervello. Osservando la sua tac cerebrale e confrontandola con quella delle altre pazienti, inizia ad accorgersi di questi segni concentrici che verranno in seguito chiamati Focolai di Hamer (FH). Questi si evidenziano nel punto esatto del cervello che innerva proprio quel tessuto e quell’organo coinvolto: ad esempio il testicolo. Osserva anche che non può trattarsi di un artefatto (come vengono comunemente interpretati tali segni) poiché nota che non hanno la stessa circonferenza se osservati nelle diverse scansioni del cervello (un artefatto resta invece invariato). Inoltre, questi focolai si modificano nel tempo, in relazione all'evoluzione del processo che chiamiamo "malattia".
Nell' ottobre 1981, ha già esaminato circa 170 pazienti, produce anche un filmato che viene messo in onda in Baviera e addirittura riportato dalla RAI. Quando vuole spiegare la sua scoperta con una conferenza medica, il dr. Hamer viene richiamato dal direttore della clinica in cui opera e posto davanti alla scelta di negare le sue scoperte o di lasciare la clinica. Non potendo certo rinnegare tali scoperte, e conscio di quale immenso beneficio avrebbero portato a chi è malato, decise, suo malgrado, di lasciare la clinica.
Prima di partire, lavorando giorno e notte, riesce a raccogliere i dati delle cartelle cliniche di tutti i pazienti affetti da cancro che aveva in cura.
Presenta quindi la sua ricerca, sotto forma di tesi d'abilitazione, all'università di Tübingen e Heidelberg, dove insegnava da diversi anni, allo scopo di verificare la fondatezza delle sue scoperte a livello universitario, nell'intento di permettere agli ammalati di beneficiare al più presto di queste immense possibilità di salvezza.
Nel maggio 1982 i decani dell'università respingono in circostanze misteriose le sue teorie sulla correlazione tra cancro e psiche, senza nemmeno verificarne l'esattezza o meno su di un solo paziente!
Dal 1981 ci troviamo quindi nella grottesca situazione per cui un'università si rifiuta di svolgere un esame di verifica scientifica sebbene abbia ammesso davanti al tribunale di poterla effettuare facilmente nel giro di tre giorni.
Ma il dr. Hamer non si può più fermare. E’ oramai certo della correlazione tra una precisa emozione scatenata da uno choc inaspettato (psiche) l’organo che prontamente risponde (organo) e il cervello che innerva quell’organo (cervello).
Dopo la morte del figlio il dr. Hamer e la sua famiglia viene terrorizzata dalla loggia P2, dagli avvocati agenti detective attivi al servizio della casa Savoia. Egli non si lascia fermare dalle opposizioni nazionali ed internazionali, dagli attentati alla sua vita, dai 67 tentativi d'internamento psichiatrico coatto, né dalle campagne mediatiche calunniatorie, e continua assiduamente la ricerca e la verifica delle Leggi Biologiche da lui scoperte, verificandole su più di trentamila pazienti: in tutti i casi da lui esaminati ha potuto verificare l'esatta corrispondenza e fondatezza delle sue scoperte.
Nel 1983 il dr. Hamer annuncia le sue scoperte alla televisione tedesca. Negli anni successivi tenta più volte di aprire delle cliniche per i suoi pazienti dove potessero essere curati in base alle 5 Leggi Biologiche. Ogni volta però viene impedito nel suo intento anche con azioni di forza. I pazienti sono buttati in strada dalla polizia. Le Lettere scritte dai pazienti agli enti pubblici chiedendo la verifica della Nuova Medicina rimangono senza risultati, senza risposte o rinviati con la scritta: “Inopportuno”.
Senza un sostegno finanziario, un'organizzazione o altri collaboratori il dr. Hamer procede nella sua ricerca con grande sforzo e fatica.
Nel 1985 la moglie dottoressa Sigrid Hamer muore dopo anni di dolore per la morte del figlio e di continue paure per le minacce subite dalla casa Savoia.
Il 1986 è stato il momento culminante della caccia alle streghe. Il governo del distretto di Koblenz intenta un processo allo scopo di vietargli l'esercizio della professione medica, con la motivazione seguente (testuale!): “Non ritrattazione della legge ferrea del cancro e la non riconversione alla medicina accademica“, e questo senza che le sue scoperte non siano mai state contraddette! Tale condanna viene poi confermata dal tribunale amministrativo di Koblenz in un'udienza nel 1990 dove gli viene anche vietata la possibilità di ricorso adducendo tra l'altro che al dr. Hamer manca la “capacità di autocontrollo” e inoltre ha “una scarsa capacità di comprensione riguardo alla terapia necessaria per il cancro”. Dal 1986 dunque non gli è più consentito curare nessun paziente.
Nel 1986 un tribunale condanna l'università di Tübingen a portare avanti il procedimento per l'abilitazione alla libera docenza, ma non accade nulla fino al 1994.
Da questo momento inizia la battaglia del dr. Hamer per il riconoscimento delle sue scoperte dove chiede di effettuare delle verifiche pubbliche e organizza lui stesso degli incontri di verifica. Il dr. Hamer ha sempre sostenuto che se anche in un solo caso dovesse esserci una contraddizione con le scoperte da lui fatte, è pronto a buttare via tutto. Ciò nonostante, benché sarebbe quindi molto semplice metterlo a tacere con una verifica che lo contraddica, tale disponibilità di verifica non è mai stata concessa (vedi la voce CRONOLOGIA )
Il 3 gennaio 1994 il tribunale amministrativo condanna nuovamente l'università di Tübingen ad effettuare la procedura di verifica delle scoperte del dr. Hamer (dopo 13 anni dalla presentazione del documento per l’abilitazione alla docenza…): un avvenimento unico nella storia universitaria! L’università prende ancora tempo dichiarando che la tesi era troppo vecchia per essere presa in esame (…!) Il dr. Hamer pazientemente la riscrive, ma il 22 aprile 1994 l'Università risponde con un comunicato: “ Non è prevista l'esecuzione di un esame di verifica nell'ambito della procedura per l'abilitazione alla libera docenza ” (e cosa permette allora di verificare se una tesi è corretta o meno...?!!)
Nel 1997 in base alle osservazioni oramai già più di 30.000 casi, il dr. Hamer amplia il suo sistema a 5 Leggi Biologiche valide per rileggere qualsiasi “malattia”.
Dal maggio 1997 al maggio 1998 viene incarcerato per un anno nella prigione di Colonia per aver informato gratuitamente tre persone ammalate sulla Nuova Medicina. Questo nonostante che in numerose occasioni, in presenza di medici ed oncologi, si sia proceduto alla verifica delle leggi biologiche da lui scoperte su pazienti scelti a caso e che il dr. Hamer non conosceva, trovandole sempre confermate!
L' 11 settembre 1998 , presso l'istituto oncologico S. Elisabetta a Bratislava ed il dipartimento oncologico dell'ospedale di Trnava (in tedesco Tyrnau cioè la terra del dio dei Germani Tyr = Odino) si è proceduto alla verifica delle cinque leggi biologiche della Nuova Medicina a livello universitario, trovandole perfettamente confermate! (vedi: verifica all'università Trnava).
Nel 2001 il dr. Hamer viene condannato, da un tribunale in Francia a 1 anno e mezzo di reclusione per aver "istigato alla Nuova Medicina", tramite la pubblicazione dei suoi libri (!!!)
Nel novembre 2003 , il divieto all'esercizio della professione gli è stato nuovamente confermato dal tribunale amministrativo di Francoforte: con la motivazione della sua “inconciliabilità con la medicina ufficiale”! Già nel 1991 un giudice presidente del tribunale di Colonia lo aveva “consigliato ufficiosamente” di non occuparsi mai più di medicina. Solo così avrebbe potuto evitare l'arresto.
Il dr. Hamer si trova quindi costretto all'esilio in Spagna per la sola colpa di aver scoperto queste leggi che sono biologiche, sempre verificabili ed appartengono alla natura. Queste scoperte formidabili sono purtroppo in netto contrasto con gli enormi interessi finanziari legati alla medicina ufficiale...!
1 aprile 2004 Il dr. Hamer intenta una causa presso il tribunale di Stoccarda per riavere l'abilitazione quale medico, dove viene chiesta che la Nuova Medicina venga ufficialmente riconosciuta. La sentenza è negativa.
Decide di proteggere le sue scoperte registrandole sotto il nome di Nuova Medicina Germanica® spiegando che la parola germanica non significa tedesca, ma degli antichi germani, che avevano una cultura molto più vicina alla natura, basata sul concetto che in natura non esiste qualcosa di sbagliato o di "maligno" ma che tutto ha un senso evolutivo. Pubblica il nuovo testo “Introduzione alla Nuova Medicina Germanica ” che trovate anche scaricabile nel nostro sito.
9 settembre 2004 Avevamo convenuto una videoconferenza col dr. Hamer nei giorni del SANA di Bologna, ma una telefonata della sua compagna, Bona, ci avverte che il dr. Hamer era stato appena arrestato a casa sua ed incarcerato a Madrid in attesa di essere estradato in Francia per il processo in corso del 2001 per un’accusa di truffa per esercizio illegale della medicina. Una condanna che, per ragioni poco chiare e senza alcun nuovo elemento processuale, era stata aumentata da 18 mesi (9 da scontare) a 3 anni di reclusione. Questo per permettere alla Francia di richiedere l’estradizione immediata. E' chiaro che l'intento non è quello di punire un “criminale” ma quello di metterlo a tacere, isolandolo.
Ci rechiamo quindi immediatamente in Spagna per accertarci della situazione e incontriamo l’avvocato insieme alla sua compagna Bona e il figlio minore del dr. Hamer.
L'avvocato spagnolo scopre che si tratta di una incarcerazione preventiva perché il processo in cassazione non è ancora finito, oltre che evidenziare dei gravi vizi di forma (come se il dr. Hamer avesse voluto scappare..!) . Durante l’incontro l'avvocato ci rassicura dicendoci che per la costituzione spagnola era anticostituzionale: non è possibile che una persona venga estradata senza avere un regolare il processo in Spagna. A fine incontro riusciamo anche a parlare telefonicamente col dr. Hamer rassicurandolo per quanto ci aveva detto l’avvocato. Il giorno dopo l’avvocato chiede alle autorità competenti quanto tempo gli rimanga per fare ricorso per richiederne la scarcerazione immediata. Gli viene risposto: 11 giorni. Per ragioni oscure e illegalmente il dr. Hamer viene trasferito in Francia immediatamente il giorno successivo (!) dove resta segregato in isolamento totale per quasi due mesi senza poter incontrare né gli avvocati né i suoi famigliari. I suoi avvocati riescono a fargli visita per la prima volta solo dopo il termine previsto dalla legge per presentare il ricorso in cassazione!
A fine gennaio del 2006 riusciamo finalmente ad incontrarlo in carcere. E’ a conoscenza di tutte le iniziative che abbiamo portato avanti in suo sostegno (raccolta firme, manifestazioni, cyber-azione etc) e c’è commozione e solidarietà. E’ terribile incontrarlo, recluso in uno dei peggiori carceri di super sicurezza, e vederlo allontanarsi in catene con gli occhi carichi di nuova speranza.
Il 16 febbraio del 2006 il dr. Hamer è finalmente di nuovo libero.
A giugno del 2006 abbiamo nuovamente l’opportunità di riabbracciarlo e di festeggiarlo come uomo libero nel modo che abbiamo sempre condiviso con lui: lavorando, scherzando e progettando per il futuro.
Avevamo concordato con il dr. Hamer il seminario di una settimana (diviso in due trance: i primi tre giorni con tutti i soci ALBA che avessero voluto aderire all’iniziativa e la seconda con solo i medici e terapeuti che facevano parte della formazione per trattare argomenti più specifici) riprendendo così la tradizione interrotta dal periodo di incarcerazione, dove una volta all’anno potevamo beneficiare di un seminario di approfondimento con lui a Malaga per i medici e terapeuti che intendono applicare le sue scoperte nell'ambito della loro professione.
Quei giorni sono stati memorabili e il dr. Hamer era alle stelle affermando con un po’ di tristezza: “tutto questo non è possibile in Germania”.
E in effetti per lui, a parte il calore dimostrato da tutti i partecipanti, deve essere stata un’emozione particolare trovarsi al tavolo con una ventina di medici, a progettare la possibilità di procedere insieme: non più uno contro tutti, non più parole vuote, ma proposte concrete:
Lì è nata la rivista scientifica “Psiche-Cervello-Organo” a cura del comitato scientifico composto da medici, con il progetto poi di proseguire con un lavoro di ricerca e di raccolta dati comune.
Lì è nata l’idea della manifestazione di Roma per il diritto di ogni persona di trovare sostegno e cure, secondo le 5 Leggi Biologiche, nelle strutture ufficiali.
A settembre 2006 al SANA di Bologna siamo in collegamento diretto in videoconferenza col dr. Hamer che ha appena portato a termine in Spagna 3 giorni di verifica scientifica su 14 casi clinici nell’ambito di quello che lui chiama il Thing, una forma di tribunale indipendente costituito da liberi cittadini. Questo tribunale ha potuto confermare che in tutti i casi esposti, le 5 Leggi Biologiche scoperte dal dr.Hamer risultavano chiaramente verificate.
Il 20 ottobre 2006 il Comitato Scientifico di ALBA, deposita al Ministero della Salute la richiesta di incontro per concordare con codesto Ministero un consesso autorevole per un'indagine di verifica scientifica delle 5 Leggi Biologiche scoperte del dr. Hamer, impegnandosi ovviamente di rendere possibile la presenza del dr. Hamer stesso.
Il 21 ottobre 2006 si svolge la manifestazione a Roma a sostegno di tale richiesta. Il dr. Hamer, temendo per la sua incolumità, aveva a malincuore dovuto desistere dall’idea di parteciparvi e in sua vece è venuta la sua compagna Bona che, in contatto telefonico con lui, gli trasmetteva il nostro entusiasmo e riportandoci il suo.
…impossibile, date le premesse, immaginare cosa sarebbe successo dopo...
Nel marzo 2007 ad oggi dopo pesanti illazioni e calunnie il dr. Hamer decide, in questo caso, stranamente, senza nessuna precisione scientifica (come afferma prof. Niemitz: tutto deve essere verificabile o confutabile!) di interrompere ogni tipo di contatto con noi (la calunnia e lo scandalo pagano sempre...).
Anche in questo caso, di nuovo, a pagare amaramente saranno le persone che, in seguito a diagnosi gravi, cercano un sostegno sicuro! Proprio in questo momento di transizione, dove le 5 Leggi Biologiche non sono riconosciute ufficialmente e non c'è nessuna clinica in cui possono essere seguite secondo le loro scelte. E' importante che le persone possano trovare fiducia e attenzione amorevole, in modo da sentirsi rassicurate così da evitare la ritenzione idrica (conflitto del profugo) che è causa di forti aggravamenti sintomatici e complicanze.
Potrete leggere la cronistoria e lo scambio di lettere tra noi e il dr. Hamer alla voce NOI E IL DR. HAMER.
Marzo 2007, proprio quando il Comitato Scientifico aveva deciso di recarsi in Spagna per chiarire con lui cosa diavolo stesse succedendo, il dr. Hamer ha dovuto spostare il suo esilio in Norvegia . Si rifugia in Norvegia per sfuggire ad un procedimento penale in corso in Germania che lo accusa di “istigazione contro i popoli e razzismo”.
Attualmente vive e continua le sue ricerche in Norvegia.
RIFERIMENTO AL SITO : www.nuovamedicina.com
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