PREPARARSI AL CAMBIAMENTO
Come prepararsi al cambiamento quando lo si sente necessario perché già presente dentro di noi e lo si percepisce anche all’esterno?
In che modo gestire questo cambiamento che già sentiamo in atto?...
La prima cosa da fare è non pensare al cambiamento come ad un qualcosa di negativo o non gestibile, ma pensare che nulla è statico sulla Terra, che tutto, proprio tutto, muta.
Gli alberi, gli animali, l’essere umano, perfino i minerali, così come l’aria, ecc. sono sempre in mutamento perenne.
Perché?
Perché dove c’è la staticità c’è la morte e invece vivete in un pianeta vivo e quindi è necessario questo cambiamento.
L’individuo che vuole fare un percorso evolutivo, che non si lascia trasportare dalla sola banalità terrena, deve prestare attenzione affinché il suo percorso, il suo cambiamento, sia di segno evolutivo positivo.
Una cosa da fare è vedere con grande realtà, direi con freddezza e lucidità, il momento attuale.
Se riusciamo a “fotografare” il momento attuale senza fornire scusanti, senza convincerci di cose che NON sono, ma che vorremmo fossero, stare quindi aderenti alla realtà, abbiamo già fatto un primo passo perché dalla realtà che vediamo, che “fotografiamo” che percepiamo, ripeto, con lucidità, possiamo trarre lo spunto per il cambiamento.
Se le cose che osserviamo ci soddisfano, possiamo adoperarci affinché rimangano così, anche se questo così, sarà comunque foriero di un cambiamento, limitato e sempre nella stessa ottica.
Se, viceversa, le cose non ci soddisfano o addirittura ci impressionano, creano ansia dobbiamo adoperarci perché questo cambiamento possa avvenire nel modo migliore e le situazioni che ci creano ansia possano andare verso una certa stabilità.
Non parliamo qui dei massimi sistemi, partiamo dal microcosmo che noi siamo nella nostra quotidianità.
Il cambiamento ci sarà perché la Terra lo sta già programmando, ma, per consolidarlo e renderlo veloce e stabile, è necessario che ognuno di noi, quindi ogni microcosmo, si attivi.
E’ il nostro modo di cambiare che deve mutare nella realtà e quando dico realtà non intendo il pensiero, perché dal pensiero può scaturire l’idea del cambiamento, ma se a questa non facciamo seguire la concretezza, il cambiamento rimane astratto.
Il cambiamento deve avvenire sulla base della Consapevolezza: essere consapevoli che l’umanità inquina, spreca deve rendere me, microcosmo, attento a non inquinare a non sprecare.
Avere la Consapevolezza che una gran parte dell’umanità soffre, deve rendermi consapevole di rendermi disponibile a prestare aiuto per alleviare questa sofferenza.
Queste sono le linee generali.
Ci sono poi le linee particolari, che si “insinuano” quasi con prepotenza nel nostro modo di pensare, di vedere le cose. Situazioni che fino 30, 40, 50 anni fa erano stabili, consolidate, si può dire “a prova di bomba”, ORA sono sottosopra.
La famiglia è l’esempio più eclatante, il futuro dei giovani segue a ruota.
Non ci sono certezze, ne una continuità e neppure linee tracciate, ma ci sono dei grandi, immensi punti interrogativi.
L’umanità può fare di questi interrogativi dei capolavori.
Può impegnarsi affinché tutto ciò che è incerto divenga certo nella serenità, nella pace, nella tranquillità e nella certezza.
Oppure può continuare a vivere nella confusione, nella paura, nell’ansia e allora questi punti interrogativi si sommeranno ad altri e alla fine ci saranno solo croci perché non saremo stati in grado di risolvere le situazioni.
Prepararsi al cambiamento vuol dire avere Consapevolezza di ogni evento e della volontà che dobbiamo mettere in atto affinché questo mutamento avvenga solo e semplicemente in positivo per superare il disagio dell’incertezza, della paura che in questo momento sta attraversando la società.
Prepararsi psicologicamente vuol dire aver accettato il fatto di essere mortali, di essere in un mondo in movimento, in mutazione continua e avere la Consapevolezza di essere parte di un “qualcosa” che ha come “destino” quello dell’evoluzione.
Questa non può essere negativa perché se così fosse sarebbe la fine di tutto.
I profeti di sventura in questo momento vedono la fine della Terra: un inquinamento massimo, i ghiacciai che si sciolgono, tutto quello che può esserci di negativo e di conseguenza vedono la razza umana a rischio.
Chi è molto più realista , chi ha i “piedi per terra” vede che non tutto è così catastrofico perché parallelamente a questi eventi vi sono nuove tecnologie, c’è una Consapevolezza diversa negli esseri umani e quindi c’è un cambiamento che non è in embrione, ma si sta consolidando.
Chi riesce a percepire il cambiamento lo sente assolutamente positivo. Sente che tante idee che fino a ieri erano solo accennate, stanno diventando patrimonio di una gran massa di esseri umani.
Queste nuove idee, questa nuova percezione di essere parte di un Tutto e non individui lasciati in balia di se stessi, porterà l’umanità ad un cambiamento solido, ad acquisire un modo di vivere, di pensare, di essere e di rapportarsi stabile a armonioso.
Non si può dire come e quando questo sarà però ognuno lo può sperimentare nel proprio microcosmo.
Se ci impegniamo, noi microcosmi, per vivere in pace, serenità, tranquillità, armonia, la Forza vitale è pronta ad aiutarci affinché questo desiderio si realizzi.
L’unione di tanti esseri che si impegnano per questo, porta la Terra a stabilizzare un cambiamento in modo veloce.
Il cambiamento c’è, esiste, il paradigma nuovo è già sceso sulla Terra, c’è solo necessità di consolidarlo.
E’ una fase delicata questa perché è necessario che ogni pensiero venga rivolto verso il nuovo.
Bisogna avere il coraggio di non schierarsi con il vecchio, se lo sentiamo deficitario, vincolante, limitante dell’Evoluzione.
Come si fa a giudicare se è vincolante un modo di vivere che la società ci sta porgendo?
Quando ci nega la libertà, quando calpesta la nostra libertà, quando non tiene conto delle nostre pulsioni interiori, quando ci vuole dare delle regole e stigmatizza e mette all’indice quelli che sono fuori dalle regole.
Le regole sono date dalla società ed è la società che deve rivedere le regole, non i singoli esseri che si devono adeguare.
C’è solo una regola che vale per tutto il genere umano:
AMATI
NON FARE AGLI ALTRI CIO’
CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE.
Tutto il resto è frutto della mente umana, sono spinte che vengono messe in atto per prevaricare, per controllare, per esercitare il potere, per non far progredire il genere umano.
Questo gioco deve finire perché sta creando una grande sofferenza, una grande ingiustizia in tutto il mondo.
Non ci sono più solo certe zone del pianeta a soffrire, ORA è tutto il pianeta che soffre e perciò questa presa di coscienza della Consapevolezza deve essere totale, generale.
In questo momento non ci vogliono gli egoismi, non bisogna pensare: io sto bene e allora?
Tu non puoi star bene perché fai parte di un tutto che sta male e questo male arriva anche a te, se non fai qualcosa per sanarlo.
Il ricco ha paura del ladro e questa è una realtà.
Il sano ha paura di ammalarsi perché l’aria, i mari sono infetti e quindi è necessario che tutti indistintamente prendano coscienza che non ci si può isolare, ma ognuno nel proprio microcosmo, lo ripeto, deve dare il massimo possibile.
Deve rendere il proprio microcosmo stabile, armonioso, sereno felice.
Felice, consapevole di vivere in una realtà che può e deve essere bella.
Cercare sempre nella realtà che si vive il lato positivo.
Questa unione di microcosmi positivi e felici, farà la Terra stabile, armoniosa e finalmente in Pace.....
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